La prova provata dell’inutilità, se non addirittura della dannosità, di un carrozzone quale “Pugliapromozione”, agenzia nata con la dichiarata finalit
La prova provata dell’inutilità, se non addirittura della dannosità, di un carrozzone quale “Pugliapromozione”, agenzia nata con la dichiarata finalità di migliorare ed esaltare gli attrattori turistici presenti sul territorio regionale, e che invece fa rimpiangere le vecchie agenzie di promozione turistica, la si ricava dalla lettura della più strampalata ed inconcludente guida dal suggestivo nome anglosassone “What’s on in Puglia”, redatta dal suddetto braccio operativo dell’assessorato regionale al Turismo. Capisco la reazione furibonda del sindaco di Brindisi che ha visto la propria provincia sostanzialmente privata della propria identità ed inglobata inopinatamente nel territorio della Valle d’Itria, ma al Gargano, punta di diamante del territorio regionale quanto a capacità ricettiva ed alla presenza di attrattori culturali, scenici, panoramici, gastronomici, non é andata affatto meglio, anzi.
Nella piantina della guida mancano, infatti, i comuni di Mattinata, Vico del Gargano, Ischitella, Rignano, ognuno di essi con eccellenze e forti tratti identitari, il trabucco della località “S. Lorenzo” a Vieste viene attribuito a Peschici, non vi é un evento degno di tal nome che sia riportato nel capitolo “Tutti gli eventi in Puglia giorno per giorno”, pochissimi quelli riferiti al Gargano rispetto a quelli delle altre aree geografiche della nostra regione, Gargano che pure pullula dimanifestazioni in ogni dove, ed addirittura alcuni eventi riferiti a paesi diversi rispetto a quelli in cui si sono tenuti (come Fiera del Gusto e del Turismo Gastronomico), per non dire di Margherita di Savoia, Andria e Trani le cui foto sono inserite nel Gargano e nella Daunia, prima della titolazione del capitolo alla “Puglia Imperiale”.
Insomma, una schifezza, emblematica della pressapocaggine, superficialità e sciatteria con cui Pugliapromozione si occupa del Gargano, meraviglioso lembo di terra pugliese che meriterebbe molto di più di pseudoscienziati del turismo e del marketing, che non sanno nemmeno di cosa parlano.
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