Dopo Lerda, i Tesoro, nuovi proprietari del team salentino, puntano ad un altro ex del Torino. In passato Matteo Lauriola è stato dirigente del Manfre
Dopo Lerda, i Tesoro, nuovi proprietari del team salentino, puntano ad un altro ex del Torino. In passato Matteo Lauriola è stato dirigente del Manfredonia Calcio.
È cominciata ufficialmente oggi l’era di Savino e Antonio Tesoro alla guida del Lecce, con il primo incontro ufficiale che padre e figlio hanno avuto con i giornalisti. “È stata una scelta di cuore e di convinzione”, ha detto Savino Tesoro, neopresidente giallorosso. “Indipendentemente dalla categoria in cui giocheremo (si è in attesa delle decisioni della giustizia sportiva per la vicenda calcioscommesse, ndr), Lecce – ha aggiunto Savino Tesoro – è una piazza importante, ed io vorrei essere il presidente del popolo e non della Lecce bene, perchè mi sento una persona legata al popolo. Senza fare facili proclami, assicureremo il massimo impegno: possiamo fare bene o male, ma quel che conta è che tutto si svolga nella massima correttezza e nella massima onestà intellettuale. Rileviamo una eredità pesante, perchè la famiglia Semeraro ha fatto qualcosa di grande. Per noi sarà difficile, ma non abbiamo paura a confrontarci con il passato”.
Fondamentale sarà la cura del vivaio: “Intendiamo investire su questo aspetto. Il settore giovanile – commenta Antonio Tesoro, responsabile dell’area tecnica – sarà un investimento. Ci piacerebbe che le prime scelte delle squadre giovanili leccesi possano venire nella nostra Primavera. Come responsabile del settore giovanile abbiamo scelto Matteo Lauriola, che vanta un curriculum di tutto rispetto, anche perchè ha scoperto molti ragazzi ghanesi che hanno fatto bene”. Il Lecce targato Tesoro riparte con la guida di Franco Lerda, allenatore fortemente voluto dalla proprietà: “Riteniamo – prosegue Tesoro junior – che sia un allenatore capace. Lo conoscevamo, fa un gioco propositivo ed è un mister super carico che ha sposato appieno il nostro progetto: la scelta migliore abbiamo ritenuto che fosse lui”. Alla fine la ciliegina sulla torta con l’ingresso in sala di Ernesto Javier Chevanton, primo acquisto targato Tesoro.
Corriere dello Sport
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