Effettuato un sopralluogo dal caposervizio dell' "Edilizia pubblica e Patrimonio storico" A proposito della segnalazione, relativa a presunti repert
Effettuato un sopralluogo dal caposervizio dell’ “Edilizia pubblica e Patrimonio storico”
A proposito della segnalazione, relativa a presunti reperti archeologici, apparsa su alcune testate locali in data odierna, si comunica che l’arch. Francesco Sammarco, capo servizio “Edilizia pubblica e Patrimonio storico” del settore LL.PP. si è recato immediatamente sul posto, insieme con il Vicesindaco e l’Assessore all’Ambiente.
In via delle Antiche Mura non ci sono né fori romani, né tantomeno fori sipontini. Lo stato dei lavori è seguito puntualmente sia dal responsabile comunale, ing. Giampio Giuliani, sia dal direttore dei lavori, ing. Raffaele Gramazio e dal suo collaboratore, geom. Matteo Falcone, i quali hanno effettuato ripetuti sopralluoghi per il lavoro ordinario e, soprattutto, in presenza di un cunicolo, che (ci avrebbe fatto molto piacere) non hanno costruito né i romani, né i sipontini, né Manfredi, ma, molto probabilmente, alcuni mastri muratori nel dopoguerra per poter, come di solito accadeva, innalzare il piano terra a livello di strada, allorché capitavano, vista l’orografia di Manfredonia, delle parti non rocciose, ricolme di terreno, o in pendenza.
Nella maggior parte dei casi questi vani sottostanti erano utilizzati come cisterne, alcune delle quali ancora presenti nel quartiere di Monticchio e non solo, avevano la porta esterna, che, con l’arrivo dell’Acquedotto nel quartiere, è stata eliminata, oppure è diventato un vero e proprio accesso all’ex cisterna, divenuta deposito. Capitava in altre occasioni che alcune di questi cunicoli erano utilizzati come canale di scolo per il “troppo pieno”.
Appare chiaro, dal sopralluogo e dalle fotografie, che l’arco non è, come avrebbe dovuto, realizzato con pietre, ma con tufi, in alcuni punti ricoperti con malta recente; nell’intradosso è chiaramente visibile ancora uno strato di intonaco. Questi materiali non erano utilizzati nelle epoche citate.
Questi cunicoli molte volte servivano per incanalare le acque sorgive, che nella nostra città sono affioranti e sovrabbondanti. Infine, e non di minore importanza, lo pseudo-foro romano si trova ampiamente al di fuori della cinta muraria: se si fosse trattato di un foro, i romani l’avrebbero realizzato altrove.
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