Pare ieri quando è stata inaugurata la Mostra in cui sono stati esposti due bozzetti di Michelangelo Buonarroti, per la curiosità e la soddisfazione d
Pare ieri quando è stata inaugurata la Mostra in cui sono stati esposti due bozzetti di Michelangelo Buonarroti, per la curiosità e la soddisfazione di coloro i quali non si sono voluti far mancare la possibilità di apprezzare dal vivo i disegni preparatori per l’affresco della Cappella Sistina in Roma, ed invece è trascorso un mese intero, denso di visitatori e di apprezzamenti a vario titolo. Un periodo temporale durante il quale le presenze certificate dalla firma sul registro d’ingresso sono state ben 7520, con punte di oltre 500 visitatori in una sola giornata, univoca dimostrazione della diffusa partecipazione all’iniziativa intrapresa dall’Amministrazione, in controtendenza rispetto agli eventi in programma in zone limitrofe, e testimonianza della bontà di una scelta che predilige la cultura, accessibile a chiunque, ad altre forme artistiche più estemporanee e con valenza maggiormente circoscritta. I sipontini che non si sono lasciati sfuggire la ghiotta occasione sono stati ben 4420 ed i turisti 3100; tra questi ultimi 150 di nazionalità straniera con tedeschi e francesi in prima fila seguiti, in ordine sparso, da canadesi, brasiliani, spagnoli, statunitensi, ungheresi, ucraini, argentini, rumeni, austriaci, finlandesi, cechi ed anche iraniani. Palese e legittima la soddisfazione dell’Assessore alla Cultura, Paolo Cascavilla, che afferma: “Ritengo l’esperimento, perchè tale l’abbiamo considerato, pienamente riuscito sia nella partecipazione dei visitatori e sia nel grado di preparazione, con cui hanno affrontato la mostra, ponendo domande pertinenti. Il catalogo stesso, nella sua essenzialità, ha consentito una migliore comprensione ed è divenuto anche veicolo per comunicare con l’esterno”. “Ho notato, con piacere, la sorpresa dei tanti – chiosa l’Assessore Paolo Cascavilla – che hanno avuto occasione di conoscere per la prima volta la Cappella della Maddalena. L’abbiamo scelta come sede della mostra proprio per valorizzare un patrimonio storico ed artistico ancora ignoto ai manfredoniani stessi, ma ora sta a noi valorizzare questa redditizia esperienza, farne tesoro e continuare a rendere la cultura accessibile a tutti”
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