Daunia Medica srl, la società che gestisce la casa di cura privata San Michele, ha confermato che procederà con un taglio degli esuberi in vista della
Daunia Medica srl, la società che gestisce la casa di cura privata San Michele, ha confermato che procederà con un taglio degli esuberi in vista della riapertura della clinica, chiusa dal 14 giugno 2010 con delibera di giunta regionale di revoca dell’autorizzazione sanitaria.
Lo ha confermato Potito Salatto, socio di minoranza e co-amministratore delegato della società, nell’incontro con i segretari provinciali di categoria di Cgil, Cisl e Uil e delle rsa, svoltosi il 30 giugno a Foggia, con la Cgil che ha abbandonato la seduta prendendo posizione contro i tagli del personale. Lunedì 4 sarà la volta del sindacato Usppi, convocata a tavolo separato.
Intanto l’Asl Foggia ha appena approvato lo schema di contratto per l’erogazione e l’acquisto di prestazioni di ricovero per l’anno in corso alla casa di cura san Michele che, come si ricorderà, ha chiesto e ottenuto la riconversione nosologica nelle specialistiche di lungodegenza e geriatria per un numero complessivo di 35 posti letto.
Il tetto di spesa fissato per la clinica sipontina è di 2,4 milioni di euro, ma si arriverebbe a 3,2 milioni di euro grazie ai servizi aggiuntivi.
Una notizia positiva, dunque, ma che non rinfranca affatto i dipendenti della San Michele che hanno a più riprese manifestato le loro perplessità rispetto alla decisione palesata dai vertici societari già lo scorso settembre, e pertanto annunciano iniziative di protesta.
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