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Stop assunzioni alla Regione, protesta il comitato idonei

Il Comitato Idonei della Regione Puglia denuncia con forza l'ingiustificato blocco delle assunzioni per le categorie C e D, una situazione che s

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Il Comitato Idonei della Regione Puglia denuncia con forza l’ingiustificato blocco delle assunzioni per le categorie C e D, una situazione che si protrae ormai da mesi e che sta mettendo a rischio il futuro di numerosi professionisti. Nonostante le ripetute richieste inviate via email e telefono, i funzionari e i dirigenti di settore continuano a ignorare le nostre istanze, lasciando in sospeso centinaia di idonei che, dopo aver superato concorsi pubblici, attendono legittimamente lo scorrimento delle graduatorie”. Lo dichiara in un comunicato lo stesso comitato che contesta questa decisione perché in questo modo le graduatorie non scorreranno e non potranno essere assunti coloro che sono classificati come idonei.

“Questa immobilità amministrativa – sostiene il comitato – non solo rappresenta un danno per chi ha investito anni di studio e sacrificio per accedere alla pubblica amministrazione, ma rischia anche di tradursi in una grave perdita per la Regione stessa, che si priva di risorse qualificate già selezionate attraverso regolari procedure concorsuali. Inoltre, molte graduatorie stanno per scadere definitivamente: se non si procederà in tempi rapidi alle assunzioni, si consumerà un’ingiustizia ai danni di chi ha dimostrato merito e competenza. È inaccettabile che, mentre il personale negli enti locali è carente e il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (Piao) prevede nuove assunzioni, tutto rimanga fermo per inerzia burocratica.

“Chiediamo con urgenza alla Regione Puglia di rispettare gli impegni assunti, applicare il PIAO e procedere immediatamente con gli scorrimenti delle graduatorie, garantendo il diritto al lavoro a chi ha superato regolarmente le prove concorsuali”, conclude la nota. Gli idonei si dicono pronti “a intraprendere tutte le azioni necessarie per far valere i nostri diritti, comprese segnalazioni agli organi di controllo e mobilitazioni pubbliche”.

Le categorie C e D si distinguono per il titolo di studio quale requisito di accesso: diploma per i C, laurea per i D.