Piemontese contro l’impugnativa del Governo sulla legge regionale per le RSA: “Grave attacco alla sanità pubblica e ai lavoratori”

La decisione annunciata dal Governo nazionale di impugnare l’articolo 26 della Legge regionale n. 39 del 29 novembre 2024, che prevede l’internali

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La decisione annunciata dal Governo nazionale di impugnare l’articolo 26 della Legge regionale n. 39 del 29 novembre 2024, che prevede l’internalizzazione delle RSA San Raffaele di San Nicandro Garganico e Troia, ha scatenato la dura reazione del vicepresidente della Regione Puglia e assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese.

Un rischio per lavoratori e servizi

Secondo Piemontese, l’iniziativa del Governo rappresenta “un grave attacco al diritto dei cittadini pugliesi di accedere a servizi sanitari pubblici e di qualità”, mettendo a rischio il futuro di 75 lavoratori e l’efficienza di un servizio sanitario essenziale per la comunità.

Il vicepresidente ha sottolineato l’incoerenza dell’esecutivo, che solo pochi mesi fa non aveva sollevato obiezioni su una norma simile riguardante il Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica nell’ASL di Brindisi.

Un provvedimento a tutela dei cittadini e delle risorse pubbliche

La legge regionale, spiega Piemontese, mira a salvaguardare i livelli occupazionali e a garantire continuità e qualità nei servizi sanitari. Inoltre, il passaggio del personale dalla gestione privata a quella pubblica non comporterebbe un aumento significativo dei costi per l’ASL di Foggia, ma assicurerebbe maggiore stabilità e controllo diretto sui servizi erogati.

“Ostacolare questo passaggio – ha aggiunto Piemontese – rischia di lasciare 75 famiglie senza certezze e di privare il territorio di servizi essenziali per la comunità, in particolare per i cittadini più fragili”.

La difesa della Regione Puglia

Gli uffici regionali stanno preparando approfondimenti dettagliati da indirizzare al Governo nazionale per evidenziare le motivazioni che rendono il provvedimento regionale non solo giustificato, ma indispensabile per la tutela dei diritti dei cittadini e dei lavoratori.

“La Regione difenderà questa legge in tutte le sedi, inclusa la Corte Costituzionale“, ha concluso Piemontese, ribadendo l’impegno a garantire una sanità pubblica forte, vicina alle esigenze del territorio e delle fasce più deboli della popolazione.

L’impugnativa rischia di trasformarsi in una battaglia legale significativa, con al centro il futuro dei servizi sanitari in Capitanata e la tutela dei diritti dei lavoratori coinvolti.

L’intervento del consigliere regionale Napoleone Cera

“Questa mattina gli Uffici della Regione Puglia hanno trasmesso la lettera del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) contenente osservazioni relative alla legge regionale da me proposta, che riguarda l’internalizzazione delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) di San Nicandro Garganico e Troia.

La lettura del documento evidenzia la necessità di chiarire alcuni aspetti che, a seguito di un’interlocuzione istituzionale con il Governo, possono essere approfonditi e risolti prima che la legge possa essere oggetto di impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale.

A tal fine, ho già programmato per domani un incontro a Roma, con l’obiettivo di affrontare la questione direttamente con le autorità competenti. È mia priorità garantire che questa normativa, fondamentale per la tutela dei diritti dei lavoratori delle RSA e per il miglioramento della qualità dei servizi resi ai pazienti e alle loro famiglie, possa trovare piena attuazione.

Colgo l’occasione per sottolineare che interpretare questa vicenda in chiave politica è un errore che non aiuta né i lavoratori né le comunità coinvolte. L’interesse comune deve restare al centro di ogni decisione: il diritto al lavoro e la qualità dell’assistenza sanitaria rappresentano priorità assolute.

Resto fermamente impegnato nel dialogo istituzionale per tutelare i lavoratori, migliorare i servizi e garantire serenità alle famiglie coinvolte. Proseguirò con determinazione per trovare una soluzione condivisa e definitiva”.

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