Regionali, a destra impazza il totonomi: i giornalisti Porro e Giorgino fanno concorrenza ai politici

Ogni giorno che passa le regionali pugliesi diventano sempre più una Mission impossible per il centrodestra, in salute a Roma ma in cerca d’identi

Coronavirus, primo caso positivo in Salento
Carne sintetica, l’allarme: richieste di via libera in Europa nel 2023
Movida sul Gargano: controlli nei lidi, discoteche e locali che non rispettano le misure anticovid „

Regionali, a destra impazza il totonomi: i giornalisti Porro e Giorgino fanno concorrenza ai politici

Ogni giorno che passa le regionali pugliesi diventano sempre più una Mission impossible per il centrodestra, in salute a Roma ma in cerca d’identità (e di un suo Tom Cruise) nel Tacco d’Italia, per sfidare il campo progressista che ha già scelto per il dopo Emiliano «Mister 500mila preferenze», ovvero Antonio Decaro come candidato governatore.

Il fronte conservatore, chiusa oggi la partita della Manovra, che ha visto impegnati in prima i leader di Fdi (il sottosegretario Marcello Gemmato per i temi della Sanità), di Fi (il coordinatore Mauro D’Attis, relatore in Commissione Bilancio della Camera), e della Lega (con Roberto Marti attivo al Senato per ottenere il superamento del numero chiuso a Medicina e altri provvedimenti per le infrastrutture del Sud), subito dopo capodanno avvierà una fase più intensa di definizione del programma per le prossime regionali e di consultazione interna per indicare il proprio candidato presidente.

Contro Decaro, dicono negli ambienti del centrodestra, è necessario schierare o un top player o una figura in grado di raccogliere consensi trasversali. Una figura con entrambe queste caratteristiche sembra essere quella del giornalista Nicola Porro, vicedirettore de Il Giornale, indicato da alcuni media nazionali (tra cui Il Foglio) come papabile sfidante dei progressisti. Queste indiscrezioni sono state accolte con prudenza negli studi di Quarta Repubblica, uno dei talk show politici più seguiti in tv. Il percorso professionale di Porro, di origine andriese pur con antiche relazioni nel centrodestra (come ha ricordato Adriana Poli Bortone intervistata dalla fogliante Ginevra Leganza, facendo riferimento all’esperienza di portavoce del ministro Antonio Martino nel governo Berlusconi del 1994), ha però approdi differenti, e conserva come bussola – dicono quelli che vivono ogni giorno gomito a gomito con Porro – il giornalismo e l’approfondimento dei temi di attualità tra carte, libri e televisione, con un profilo distante dall’impegno politico in prima linea. Il diretto interessato non rilascia commenti sull’argomento

COMMENTI

WORDPRESS: 0