Giro d’affari milionario sui furti d’auto: non è più latitante il numero uno cerignolano della band

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Questa mattina 15 dicembre, Antonio Dimmito, il 57enne di Cerignola considerato a capo dell’organizzazione criminale sgominata nell’operazione del 10 dicembre scorso, ribattezzata ‘Redividi Imperium’ – che si era reso irreperibile insieme ad altri cinque dei 26 soggetti indagati – si sarebbe costituito presso i carabinieri.

Il blitz messo a segno da polizia e carabinieri, con il coordinamento della Procura di Foggia, aveva svelato l’esistenza di una presunta banda di ladri e ricettatori d’auto, con base logistica nei comuni di Cerignola e San Ferdinando di Puglia, ma in grado di operare su tutto il territorio regionale e non solo.

Le auto rubate in Puglia, Molise, Abruzzo e Marche, venivano trasportate nelle campagne isolate del Basso Tavoliere e del Nord Barese, per poi essere sezionate e smembrate dai ‘tagliatori’, che preparavano i singoli pezzi e componenti da immettere nel circuito illegale. Almeno sessanta i veicoli “certamente trattati” dalla banda nel periodo di indagine, per i quali ci sono riscontri tecnici oggettivi, il ma il numero delle vittime e dei veicoli coinvolti è certamente molto più alto.

Milionario il giro d’affari stimato dagli inquirenti Il target di riferimento della banda è quello dei veicoli di media-alta gamma e di lusso, mezzi che potevano essere asportati anche fuori regione o su commissione. L’attività illegale ha causato un grave danno ai commercianti di ricambi auto e un sensibile incremento delle polizze assicurative per i cittadini del Foggiano e della Bat, le province d’Italia più colpite da quella che il procuratore vicario, Antonio Laronga, non ha esitato a definire “una piaga sociale”.

 

 

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