Il consumo eccessivo di barrette e drink proteici o una dieta troppo ricca di proteine potrebbero danneggiare la fertilità maschile e avere un impat
“Quando si parla fertilità, è fondamentale seguire una dieta bilanciata – sottolinea Serena Capurso, biologa nutrizionista commissione scientifica Sia -. Per gli uomini sani, al di sotto dei 65 anni, la quantità giornaliera di proteine necessaria all’organismo è di 0,9 grammi per chilogrammo di peso corporeo. Un individuo normopeso, dunque, ha bisogno di circa 54-63 grammi di proteine al giorno – prosegue -. Con l’introduzione di alimenti ‘pro’, la quantità di proteine assunte sale di molto sopra questi numeri, con conseguenze non solo sulla fertilità, ma anche sulla salute maschile a tutto tondo. Una dieta iperproteica può portare a squilibri di nutrienti essenziali, come vitamine e minerali. Concentrandosi esclusivamente sulle proteine, si rischia infatti di trascurare altre importanti sostanze, con conseguenze sulla salute a lungo termine. Inoltre, un eccesso di proteine aumenta la carica di acido urico e può predisporre a problemi renali. Ma non solo, consumare un numero elevato di alimenti “pro” contribuisce anche a un aumento del rischio di patologie cardiovascolari e di osteoporosi: troppe proteine alterano il metabolismo del calcio causando malassorbimento osseo”.“Sebbene l’assunzione di proteine svolga un ruolo fondamentale nella conta spermatica, la moderazione e una dieta equilibrata sono essenziali per mantenere una salute ottimale degli spermatozoi. Gli uomini dovrebbero quindi puntare a una alimentazione completa che includa fonti di proteine di alta qualità, come carni magre, pesce, uova, latticini e proteine di origine vegetale, senza eccedere in alimenti addizionati e senza dimenticarsi di tutte le altre sostanze nutritive fondamentali per la salute”, conclude, Fabrizio Palumbo, urologo e andrologo presso l’Unità Operativa complessa di Urologia dell’ospedale ‘Di Venere’ di Bari.
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