“Sono prive di ogni fondamento le notizie diffuse a mezzo stampa relative alla cessione dell’Irccs 'Casa Sollievo della Sofferenza' di San Gio
“Sono prive di ogni fondamento le notizie diffuse a mezzo stampa relative alla cessione dell’Irccs ‘Casa Sollievo della Sofferenza’ di San Giovanni Rotondo ad alcuni grandi gruppi della sanità privata di volta in volta tirati in ballo. Né tantomeno sono mai state avviate trattative in tal senso né con questi ultimi né con alcun altro soggetto interessato alla compravendita”.La smentita, categorica, arriva dall’ospedale di San Pio, “che resta di proprietà della Santa Sede” e che, nell’autunno del 2022, “ha nominato un nuovo Consiglio di amministrazione incaricato di gestire le difficoltà economico finanziarie dell’Ente. A tutt’oggi l’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza resta un presidio sanitario fondamentale per tutta la Puglia e per l’intero Meridione d’Italia, e un centro di ricerca di rilievo riconosciuto dal Ministero della Salute come Irccs-Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico nel campo dell’Oncologia della Neurologia e della Diagnostica”.Sulla possibile cessione della struttura (fonti interne a Casa Sollievo indicano l’esistenza di importanti operatori economici privati interessati all’acquisizione del nosocomio, quali il Gruppo San Donato il Gruppo Kos) era intervenuto oggi anche il consigliere regionale Sergio Clemente, che ha chiesto al presidente della III Commissione consiliare Sanità, Mauro Vizzino, di convocare in audizione il presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano, l’assessore alla Sanità Raffaele Piemontese, il direttore del Dipartimento regionale promozione della salute e dello sport, Vito Montanaro ed il direttore generale di Casa Sollievo della Sofferenza, Luigi Gumirato.
“Risultano preoccupanti e fondate le notizie della cessione de quo anche alla luce del Piano di Rientro cui è stata sottoposta la Fondazione per ridurre il preoccupante deficit ed il significativo debito complessivo”, sostiene Sergio Clemente. “Qual è lo stato di avanzamento del Piano di salvataggio di Casa Sollievo? Quali sono le attuali attività erogate ed a quali costi? È necessario che Regione ed Ente dimostrino una attività in linea con il piano strategico che scongiuri il rischio di alienazione”.
Tra i punti su cui Clemente chiede di relazionare, le modalità di acquisizione di forniture di beni e servizi ed il reclutamento del personale. “L’approvvigionamento e la selezione degli operatori sanitari dovrebbero avvenire nel rispetto sia delle indicazioni vaticane sia nel rispetto delle procedure di evidenza pubblica. Casa Sollievo possiede oggi tutti gli accreditamenti e le autorizzazioni necessari per l’erogazione delle prestazioni? A che punto è lo stato del piano di investimento posto in essere per il superamento di criticità strutturali, antincendio e/o antisismica, secondo la vigente normativa di riferimento? – chiede Sergio Clemente, che conclude – La struttura di San Giovanni, nata dalla infinita carità e lungimiranza di San Pio, è un patrimonio pugliese e nazionale, per credenti e laici, con un enorme potenziale umano e scientifico che assicura servizi di cura eccellenti e livelli occupazionali importanti per un territorio già in difficoltà. Casa Sollievo della Sofferenza non può essere svenduta o snaturata nella sua missione di bene comune per la salute pubblica”.
In merito al bilancio, Casa Sollievo, con una nota chiarisce che “il ritardo sull’approvazione del bilancio del 2023 è dovuto principalmente al cambio dei criteri contabili (da Oic a Ipsas) come peraltro richiesto dalla Santa Sede. Il bilancio del 2023 è totalmente in linea con il ‘Piano strategico 2023-2025’ così come aggiornato nel nuovo Piano 2024-2028”.
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