Il nuovo reparto di Cardiochirurgia al Riuniti: “Un’eccellenza nell’eccellenza, la sanità di Foggia fa un cambio di passo”

Nell'aula Turtur del Policlinico è stato inaugurato il nuovo reparto realizzato grazie a un investimento straordinario di 10 milioni di euro. Piemon

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Nell’aula Turtur del Policlinico è stato inaugurato il nuovo reparto realizzato grazie a un investimento straordinario di 10 milioni di euro. Piemontese: “Il frutto di un lavoro intenso e condiviso”

“È una grande sfida di competenza, fiducia e professionalità, per tutti coloro che si sono misurati con questa impresa. L’avevamo detto e l’abbiamo fatto. Ci siamo resi conto delle difficoltà che abbiamo avuto e le abbiamo superate tutte. Speriamo che i foggiani possano evitare viaggi scomodi in altri luoghi e possano curarsi meglio a casa propria”.

Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, alla presentazione del nuovo reparto di Cardiochirurgia del Policlinico Foggia, che si è tenuta questa mattina nell’aula Turtur.

Il vicepresidente della Regione Puglia e assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese, alla sua prima uscita pubblica nel capoluogo dauno con la delega conferitagli due settimane fa dal presidente Emiliano, ha evidenziato che questa apertura della Struttura complessa, diretta dal professor Domenico Paparella, rappresenta “un’eccellenza nell’eccellenza: la sanità di Foggia, della Capitanata e del nord della Puglia fa un cambio di passo con il reparto di Cardiochirurgia al Policlinico Foggia che siamo sicuri diventerà punto di riferimento di un’area vasta che comprende province e regioni limitrofe. Realizzato grazie a un investimento straordinario della Regione Puglia di 10 milioni di euro, questo reparto è il frutto di un lavoro intenso e condiviso, che ha visto il Policlinico impegnato in una pianificazione strategica e in interventi concreti per garantire al nostro territorio un centro d’eccellenza per la salute cardiaca. Questo è solo il primo passo di un progetto ampio — ha aggiunto l’assessore regionale alla Sanità — che punta sulle infrastrutture, per cui all’interno del Deu, il Dipartimento emergenza urgenza, disporremo di 14 posti letto di degenza e 6 di terapia intensiva, per un totale di oltre 3 milioni di euro in nuovi investimenti; ma anche sull’eccellenza del personale: un organico di 74 professionisti tra cardiochirurghi, cardioanestesisti, infermieri, perfusionisti e operatori sociosanitari garantirà assistenza di altissima qualità, grazie anche all’integrazione di specialisti di livello nazionale, inclusi alcuni tornati appositamente in Puglia. La Regione – ha detto ancora Piemontese – ha inoltre stanziato 25 milioni e 600 mila euro per tecnologie e farmaci di ultima generazione, per offrire ai pazienti le migliori cure possibili. L’apertura di questo reparto – ha concluso l’assessore regionale – ci incoraggia negli sforzi che facciamo per offrire a tutti i pugliesi servizi sanitari d’avanguardia, riducendo al minimo la necessità di spostarsi fuori regione per interventi critici”.

La Cardiochirurgia – ha sottolineato il direttore generale Giuseppe Pasqualoneè temporaneamente ospitata dal Plesso Maternità, al primo piano, con due sale operatorie nell’adiacente Polo chirurgico. Al momento sono 6 i posti letto di degenza e 5 quelli di terapia intensiva: il costo dei lavori di realizzazione è stato di 650 mila euro, a cui si aggiungono 200 mila euro per gli arredi. In una seconda fase, entro giugno 2025 – ha proseguito – la Cardiochirurgia sarà trasferita all’interno del Deu. L’avvio delle attività – ha detto ancora – è stato possibile grazie a un finanziamento straordinario da parte della Regione. In questo modo la direzione strategica del Policlinico ha potuto attuare i passaggi necessari all’apertura della nuova struttura, dai lavori edili alla creazione dell’équipe. Per quanto riguarda l’acquisizione di tecnologie, farmaci e dispositivi – ha detto ancora Pasqualone – sono state bandite gare per un totale di circa 25 milioni 600 mila euro, di cui 1 milione 700 mila euro per investimenti in tecnologie di altissima fascia. Sono stati acquistati, infatti, un angiografo monoplano, tre macchine per circolazione extracorporea, tre scambiatori di calore, tre macchine per recupero sangue, tre contropulsatori aortici, un sistema per la tromboelastografia e due ecotomografi”.

Pasqualone ha ringraziato gli uffici regionali del Dipartimento promozione della salute, e per il Policlinico, la direzione sanitaria e il direttore Leonardo Miscio, la direzione amministrativa e la direttrice Elisabetta Esposito, l’Area tecnica, l’Area del Patrimonio, l’Ingegneria clinica, l’Area del personale, i dirigenti delle professioni sanitarie.

Ha ringraziato inoltre i Dipartimenti di prevenzione della Asl Taranto e della Asl Foggia con la direzione generale. “Un ringraziamento particolare al professor Domenico Paparella, a cui passa il testimone per la gestione del nuovo reparto, per una scelta professionale finalizzata a realizzare un obiettivo di salute strategico per l’intera Puglia. Un ringraziamento va anche all’Università di Foggia e al direttore generale che mi ha preceduto, Vitangelo Dattoli, per la lungimiranza e l’investimento fatto più di tre anni fa”.

“Attualmente – ha detto il professor Domenico Paparella – alcuni pazienti si rivolgono agli ospedali della provincia di Bari, ma una buona parte è costretta a curarsi nel nord Italia dove esistono centri attrezzati proprio per accogliere pazienti provenienti dalle regioni meridionali. Questo non possiamo più permettercelo anche per motivi di giustizia sociale: grazie agli investimenti della Regione possiamo dire che ora esiste una offerta assistenza nel Policlinico Foggia. È importante che questa attività rientri in un ospedale universitario che affianca imprescindibili obblighi assistenziali alla formazione di nuove generazioni di medici”.

La prorettrice dell’Università di Foggia professoressa Donatella Curtotti ha portato il saluto del rettore. “Sono estremamente felice – ha scritto in una nota il professor Lorenzo Lo Muzio – di poter condividere con la comunità accademica e con la cittadinanza questo momento così importante per tutti noi. La realizzazione del reparto di Cardiochirurgia – ha aggiunto il rettore – rappresenta non solo un traguardo significativo per il nostro sistema sanitario, ma anche una tappa fondamentale nel percorso della nostra Università che quest’anno celebra con orgoglio i suoi 25 anni di attività. L’apertura del reparto di Cardiochirurgia, in un anno così speciale, evidenzia il costante impegno e la nostra determinazione nel migliorare i servizi per i cittadini e nel promuovere l’eccellenza accademica e clinica. Questo progetto, frutto di collaborazione e visione condivisa con la Regione Puglia e con il Policlinico di Foggia, è un dono per il nostro territorio e un’opportunità di crescita per i nostri studenti e per gli specializzandi che potranno formarsi, guidati da professionisti di altissimo livello, in un ambiente dotato delle tecnologie più avanzate”.

Per il professor Giuseppe Carrieri, preside della Facoltà di Medicina “l’apertura della Cardiochirurgia rappresenta la più elevata sintesi di una collaborazione venticinquennale tra l’Università di Foggia e il Policlinico. L’Università ha di fatto reclutato uno dei migliori cardiochirurghi presenti nel panorama nazionale e non solo, mentre il Policlinico è stato in grado di realizzare uno dei reparti di Cardiochirurgia più all’avanguardia d’Italia. Quindi una perfetta sinergia di intenti che siamo sicuri darà al territorio, e oltre, risposte sanitarie di elevatissimo livello in ambito cardiochirurgico. Questa attivazione, congiuntamente alla imminente riapertura del Centro trapianti di rene e del Centro per la procreazione medica assistita, rappresenterà un importante volano di attività in grado di trainare un’importante e definitiva crescita dell’intera area medica del nostro territorio”.

Il professor Gaetano Serviddio, delegato rettorale alle politiche strategiche in Sanità, ha sottolineato che “la realizzazione dell’Unità di Cardiochirurgia a direzione universitaria è uno di quei progetti che cambiano la storia di un Policlinico, ma soprattutto del territorio in cui si inserisce. È il riconoscimento di un percorso di qualificazione lungo 25 anni che ha trasformato nella cultura, prima che nelle strutture che la ospitano, un ospedale a vocazione territoriale in un polo di eccellenza a cui rivolgersi per trovare risposte sanitarie ad alto contenuto tecnologico. Con l’apertura della Cardiochirurgia si certifica un definitivo cambio di mission del Policlinico universitario da erogatore di servizi primari a polo sanitario di elezione. È un successo di un’intera comunità che ha caparbiamente creduto nel proprio destino di riscossa. È il successo dell’Università di Foggia, nata per sviluppare un territorio che si stava inaridendo, e di una Regione che ha creduto nella sanità pubblica come unica possibile risposta al crescente bisogno di assistenza dei propri cittadini. Partire è stato difficile, ma ora occorre consolidare un percorso virtuoso con nuove sinergie e risorse adeguate affinché il Policlinico universitario di Foggia possa competere con i grandi Policlinici d’Italia nei settori della medicina all’avanguardia”.

All’evento sono intervenuti, tra gli altri, l’arcivescovo di Foggia, monsignor Giorgio Ferretti, e la sindaca Maria Aida Episcopo.

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