Al via sul web la serie Puglia & Leggende II, che porta la firma di Alessio Giannone (in arte Pinuccio) il cui progetto è stato selezionato at
Al via sul web la serie Puglia & Leggende II, che porta la firma di Alessio Giannone (in arte Pinuccio) il cui progetto è stato selezionato attraverso un bando dell’Agenzia del Turismo Pugliapromozione.
Dopo il successo dello scorso anno con oltre sei milioni di visualizzazioni e migliaia di interazioni Puglia & Leggende, web serie giunta alla seconda edizione, vuole continuare a raccontare una terra ricca di storie e di luoghi misteriosi, capaci di affascinare anche e, soprattutto, grazie alla gente che da sempre li vive e li conserva e tramanda anche nei ricordi. È, infatti, una seconda edizione ricca di novità che pone al centro i pugliesi e i luoghi meno conosciuti della nostra regione.“Con la seconda edizione di Puglia & Leggende continuiamo a riscoprire la Puglia più autentica e affascinante. Dopo il successo dello scorso anno, le storie e le tradizioni delle nostre comunità si sveleranno ancora tra curiosità e misteri – Gianfranco Lopane, assessore al Turismo Regione Puglia -. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare le comunità locali, facendo emergere i volti che custodiscono l’identità regionale profonda. In questo compito, la capacità di raccontare di Pinuccio e Sabino è a dir poco straordinaria. Quest’anno, la nuova edizione della serie ci porta a scoprire paesaggi e racconti ancora più radicati nella nostra cultura, dalle gravine di Palagianello al Gargano, dalle Murge fino al Salento. L’invito è ad immergersi in itinerari che parlano di un turismo lento e consapevole, dove ogni episodio accende i riflettori su un’ospitalità genuina e sulle bellezze meno conosciute del nostro territorio. Attraverso le leggende, non solo promuoviamo i luoghi iconici ma anche quelli nascosti, perché ogni angolo della Puglia ha una storia da raccontare. Buona visione!”“Puglia & Leggende è la rappresentazione plasticamente efficace di cosa Regione Puglia intenda quando parla di “Radici e Ali” quale ispirazione di fondo delle sue politiche turistico-culturali: valorizzare cioè l’identità Pugliese, fatta di storie, racconti, leggende, narrazioni popolari, attraverso gli strumenti mediatici – come le web series – più utilizzati e più apprezzati dal pubblico nella comunicazione contemporanea – ha detto Aldo Patruno, direttore Dipartimento Turismo e Cultura Regione Puglia – . Il Passato che parla al Futuro, la Memoria che si fonde con il Contemporaneo, le vecchie generazioni che tramandano alle nuove. Il tutto costruito in termini di prodotto turistico-culturale in salsa social, in cui l’autenticità e la meraviglia, ben raccontate da un autore ed interprete di prim’ordine come Alessio Giannone/Pinuccio, intendono fare la differenza nella competizione virtuosa tra Territori”.“Partiamo dal soffermarci sulle differenti strategie che utilizziamo, unitamente ai differenti target di comunicazione che mettiamo in campo – ha evidenziato Luca Scandale, direttore generale Agenzia regionale del Turismo Pugliapromozione – . Oggi ci concentriamo sui social, siamo alla seconda edizione della web serie Puglia & Leggende e, anche se oramai la Puglia è una destinazione che si fa conoscere e amare tutto l’anno, non basta. Mentre ci stiamo riorganizzando per la nuova sfida dell’organizzazione territoriale, con la web serie che parte oggi noi comunichiamo la Puglia a tutto il mondo, ed anche ai pugliesi che rappresentano circa il 18% del turismo regionale. Le storie e le leggende della nostra terra diventano strumenti per fare in modo che, quando arrivano i turisti, si possa affascinarli anche con i racconti. Le tappe che abbiamo scelto, in tutte le province pugliesi, sono volutamente quelle meno note, puntiamo oltre alla destagionalizzazione anche sulla decentralizzazione”.A guidare Pinuccio nella web serie Puglia & Leggende II, e quindi i viaggiatori, sono gli aneddoti tramandati di generazione e generazione che danno un senso diverso, anche più brioso alle tracce della storia. È in arrivo, sui social, un percorso nella cultura popolare che attraverserà tutta la regione dallo Jonio al Gargano, dalla Murgia all’Adriatico passando per i Monti Dauni. In questa seconda edizione, Pinuccio in veste di divulgatore ma sempre all’insegna della sua simpatia, incontrerà i pugliesi che vivono in quei luoghi, valorizzando i dialetti e i volti di una terra straordinaria. L’impegno narrativo di Pinuccio si avvale di importanti professionalità, fra le quali, il giovane compositore pugliese Maestro Carmine Padula per la colonna sonora originale, l’interprete di lingua inglese e consulente di progetti cinematografici di rilievo per i sottotitoli in inglese della web serie Marco Zonetti. Inoltre, il sito internet con mappa interattiva pugliaeleggende.it
La web serie ci porterà virtualmente a conoscere:
– l’orma di Molfetta,
– gli Uri di Acaya a Vernole,
– la magia di Cassandra nella piccola Minervino Murge,
– la romanzata storia del cavaliere e il suo leopardo nell’arabeggiante Lucera,
– il rituale della Sandamoneca tra le gravine di Palagianello,
– la romantica storia della signura leta di Mesagne,
– il suggestivo racconto della torre dannata nell’assolata Nardò,
– la virtuosa corsa tra montagna e mare con i cento scalini a Vico del Gargano,
– passando per l’ambito tesoro della chioccia d’oro di Manduria,
– e l’affascinante racconto dello jazzo del demonio a Ruvo di Puglia.
“Anche quest’anno con Sabino ci siamo divertiti a girarci in lungo e largo la Puglia, alla ricerca di quei racconti che spesso caratterizzano alcuni luoghi. Una straordinaria esperienza – ha dichiarato Alessio Giannone, in arte Pinuccio – tra gli angoli più belli della nostra regione per far conoscere non solo il patrimonio artistico e architettonico, ma soprattutto anche quelle leggende tramandate e oggi conservate nella memoria dei pugliesi. Gli stessi pugliesi a cui abbiamo fatto appello per guidarci in questo percorso che ha toccato dieci realtà con dieci storie. Non vi nego che con Sabino abbiamo avuto qualche difficoltà con i dialetti locali, ma alla fine siamo riusciti a cavarcela tra un francesismo e le puntuali risposte di Sabino che molto spesso non ne azzecca una, ma almeno ci prova”.
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