Il trasporto dell’acqua potabile alle Tremiti costa alla Regione 3 milioni di euro

Tre milioni di euro per appaltare il servizio di trasporto di acqua potabile per l’approvvigionamento idrico delle Isole Tremiti. Ad aggi

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Tre milioni di euro per appaltare il servizio di trasporto di acqua potabile per l’approvvigionamento idrico delle Isole Tremiti.

Ad aggiudicarsi la gara è stata la Vemar, unica società a partecipare al bando di gara europea con fondi della Regione Puglia, risultata prima nella graduatoria con il punteggio di 100, avendo offerto un prezzo di 11.60 euro al metro cubo con un ribasso ritenuto congruo dello 0.01% per un totale di € 2.805.600,00 Iva esclusa.

Il servizio di trasporto di acqua potabile per l’approvvigionamento idrico delle Isole Tremiti è stimato pari a 120.000 metri cubi annui, ripartito mensilmente sulla base delle esigenze rappresentate da Acquedotto Pugliese o dal Comune di Isole Tremiti, tenendo conto altresì dei periodi di maggior afflusso turistico.

La durata dell’appalto è di 24 mesi, con possibile proroga di 12 mesi. 

Per il consigliere regionale Giannicola De Leonardis “è un esempio di scuola della incapacità del centrosinistra di avere una visione rispetto all’affrontare e al risolvere il problema acqua che attanaglia la Capitanata e che non si è mai voluto affrontare mettendo in campo strategie e azioni che siano utili ad evitare le sofferenze che, ancora una volta, stanno patendo agricoltori, allevatori e cittadini”.

Secondo l’esponente di Fratelli d’Italia alle Isole Tremiti si dovrebbe realizzare un dissalatore per sfruttare la meglio l’acqua del mare. “Ma, evidentemente, ciò richiede il compiere uno sforzo di programmazione che il centrosinistra di Emiliano non ha intenzione di fare. Più comodo rincorrere l’emergenza, spendere denaro pubblico per continuare ad alimentare l’emergenza anziché risolverla” incalza il consigliere regionale foggiano.

De Leonardis conclude: “Servono opere infrastrutturali che devono essere programmate e realizzate e ciò richiede tempi non brevi. Se si tratta della Capitanata, resta di tutta evidenza che si tratti sempre di un territorio da sfruttare come bacino di voti o di risorse da dirottare altrove e da lasciare perennemente a secco, e non solo di acqua. Emiliano faccia un dissalatore e questi tre milioni di euro all’anno li dia alle Isole Tremiti per la loro piena valorizzazione”.

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