Salario minimo, ok della Regione Puglia per i lavoratori negli appalti pubblici: saranno pagati 9 euro l’ora

Con 32 voti favorevoli e un astenuto è stata approvata la proposta di legge finalizzata alla tutela della retribuzione minima salariale nei contra

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Con 32 voti favorevoli e un astenuto è stata approvata la proposta di legge finalizzata alla tutela della retribuzione minima salariale nei contratti stipulati con i privati dalla Regione Puglia, presentata dal consigliere regionale Antonio Tutolo. La Regione Puglia è tenuta ad indicare in tutte le procedure di gara, in coerenza con quanto previsto all’articolo 11 del Codice degli Appalti, che al personale impiegato nei lavori, servizi e forniture oggetto di appalti pubblici e concessioni sia applicato il contratto collettivo maggiormente attinente alla attività svolta stipulato dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative, salvo restando i trattamenti di miglior favore.

La Regione Puglia deve verificare e prevedere che i contratti indicati nelle procedure di gara prevedano un trattamento economico minimo inderogabile pari a 9 euro l’ora. La Regione Puglia deve inoltre, verificare, qualora gli operatori economici dichiarino in sede di offerta un differente contratto collettivo da essi applicato, che tale diverso contratto garantisca ai dipendenti le stesse tutele di quello indicato dalla stazione appaltante. Su proposta del consigliere Giannicola De Leonardis è stata estesa l’applicazione della norma alle Asl, Aziende ospedaliere, Sanitaservice, Agenzie regionali e a tutti gli enti strumentali.

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