Da San Giovanni a Cagnano Varano, benvenuti sul Gargano segreto: viaggio nel «sentiero delle anguille»

L’antica mulattiera che per circa 19 chilometri collega San Giovanni Rotondo a Cagnano Varano rivive oggi riqualificata e restaurata con il nome d

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L’antica mulattiera che per circa 19 chilometri collega San Giovanni Rotondo a Cagnano Varano rivive oggi riqualificata e restaurata con il nome di “Sentiero delle anguille” e oggi si svolgerà la cerimonia di inaugurazione, in località “Coppa Pesce”. Questo sentiero di campagna ha una sua storia anche triste, essendo stato utilizzato fin dal 1800 dai contadini “vaticali”, così chiamati perché conducevano bestie da soma come i muli per il proprio lavoro, che trafficavano nei commerci, in special modo con la vicina Cagnano Varano.Nel 1846, nei giorni che precedevano il Natale, un gruppo di 15 “vaticali” partirono con i propri muli per raggiungere Cagnano Varano dove acquistarono le anguille da consumare durante il periodo natalizio; ma sulla strada del ritorno furono sorpresi da una bufera di neve, talmente forte da impedirgli di raggiungere San Giovanni Rotondo sani e salvi. A quei 15 “vaticali” è stata dedicata anche una stele che sarà “benedetta” domenica, in occasione dell’inaugurazione del “Sentiero delle anguille”. Stando a quanto comunicato dall’amministrazione comunale di San Giovanni Rotondo, il recupero e la riqualificazione di questa antica mulattiera è stato possibile grazie ad “un progetto coordinato e ideato dal Consorzio di bonifica montana del Gargano”, progetto realizzato “in partenariato fra i due Comuni e finanziato dal Gal Gargano”.E da una nota informativa di quest’ultimo, si evidenzia che il “Sentiero” fa parte di quella rete di “antiche mulattiere che i cittadini di Cagnano Varano e San Giovanni Rotondo percorrevano ogni giorno per recarsi nelle aree interne e raggiungere altri paesi. Questo sentiero è così chiamato perché nel secolo scorso i vaticali, che trasportavano merci a dorso di mulo, lo utilizzavano per trasportare a San Giovanni Rotondo le anguille pescate nel lago di Varano. Le feste natalizie erano una ghiotta occasione per i vaticali, per fare profitto con la vendita del pesce, ma nel 1846 qualcosa andò storto: 15 vaticali si recarono a Cagnano Varano per provvedere all’acquisto del pesce in compagnia dei loro muli.Caricato il pesce, intrapresero la strada del ritorno, ma una fitta nevicata gli tolse la vita nei pressi di Monte Calvo. L’episodio è ricordato oggi grazie ad una lapide commemorativa con i nomi di quindici vaticali defunti. Il sentiero, lungo 18,5 km, presenta aree di sosta, apposita segnaletica, frecce direzionali e in alcuni tratti un QR code con il percorso e le informazioni sul sentiero. È composto da percorsi che si sviluppano sui versanti meridionali dei rilievi collinari e montuosi dominati dalle località La Costa, Piana di Monte Calvo, Piscinelle, Scapparo, Piscine Nuove, nei territori dei comuni di Cagnano Varano e San Giovanni Rotondo.

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