In Puglia cresce l’economia ma lavoro precario e disuguaglianza di genere persistono

La Puglia ha registrato una significativa crescita economica nel 2023, ma il mercato del lavoro continua a mostrare criticità, soprattutto in term

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La Puglia ha registrato una significativa crescita economica nel 2023, ma il mercato del lavoro continua a mostrare criticità, soprattutto in termini di precarietà e disuguaglianza di genere. Questa è la realtà emersa dal rendiconto sociale dell’INPS per il 2023, che offre una panoramica con luci e ombre sulla situazione socio-economica della regione.

Crescita dell’occupazione, ma con contratti precari

Il tasso di occupazione in Puglia ha superato il 50%, un dato positivo in linea con l’aumento delle produzioni. Tuttavia, a trainare questa crescita sono soprattutto i contratti a tempo determinato, che sono passati da 248mila a 261mila in un solo anno. In contrasto, le assunzioni a tempo indeterminato sono calate di oltre 2mila unità, segnalando una precarietà diffusa che continua a caratterizzare il mercato del lavoro pugliese.

Disuguaglianza di genere nel mercato del lavoro

La disuguaglianza di genere è un problema ancora profondo in Puglia. Il mercato del lavoro tende ad assorbire soprattutto uomini, mentre molte donne restano escluse. Su un milione di persone inattive, quasi 700mila sono donne, molte delle quali rinunciano persino a cercare lavoro a causa della mancanza di assistenza adeguata per la cura di figli o familiari anziani. Questo squilibrio non solo compromette la partecipazione femminile al lavoro, ma ha anche ripercussioni più ampie sulla qualità della vita e sullo sviluppo economico della regione.

Denatalità e immigrazione: una sfida demografica

La Puglia soffre inoltre di una crescente denatalità: i decessi superano le nascite di 18mila unità. Questo calo demografico è solo parzialmente compensato dall’immigrazione, che ha visto 6mila ingressi regolari nel corso dell’anno. Sebbene l’aumento della popolazione immigrata possa contribuire a bilanciare il declino naturale, la regione continua a confrontarsi con una riduzione della popolazione e le sfide sociali ed economiche che ne derivano.

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