Arriva l’inverno: quando si potranno accendere i termosifoni in Puglia

Torna l'inverno e con lui l'accensione dei termosifoni. Per le abitazioni che utilizzano un sistema di riscaldamento centralizzato, l'attivazione

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Arriva l'inverno: quando si potranno accendere i termosifoni in Puglia e in Basilicata

Torna l’inverno e con lui l’accensione dei termosifoni. Per le abitazioni che utilizzano un sistema di riscaldamento centralizzato, l’attivazione dei caloriferi è vincolata da normative statali (il DPR n. 412/1993, la Legge n. 10/1991 e il DPR 74/2013) che decretano la loro data di accensione e spegnimento, oltre al numero massimo di ore giornaliere in cui l’impianto può rimanere accesso. Queste variano da regione a regione, anzi, a seconda delle «zone climatiche». L’Italia è infatti divisa in sei zone, classificate con le lettere A-F e distinte in base ai Gradi Giorno, ossia il clima medio di un Comune indipendentemente dal luogo geografico. In Puglia sono presenti principalmente due zone: la zona D, che comprende le province di Foggia, Bat e Bari, e la zona C, che abbraccia il Tarantino e tutto il Salento.

Nella zona C la data di attivazione prevista è il 15 novembre, quella di spegnimento il 31 marzo. La durata è di massimo dieci ore al giorno. Nella Zona D invece i termosifoni potranno essere accesi dal 1° novembre fino al 15 aprile, per 12 ore al giorno.

In ogni caso gli orari e le date di attivazione e spegnimento possono essere decisi anche da provvedimenti comunali: ad esempio, in caso di condizioni meteo particolarmente avverse, il sindaco può decidere di prorogare l’accensione dei termosifoni in periodi diversi da quelli normati.

I Gradi Giorno vengono calcolati sommando, per tutti i giorni dell’anno, la differenza positiva tra la temperatura dell’ambiente interno (fissata per convenzione a 20 °C) e la temperatura media esterna giornaliera.

Sempre in base alla normativa, l’accensione giornaliera del riscaldamento può essere suddivisa in due o più sezioni orarie, sempre compresa tra le 5 del mattino e le 23.00, che vanno stabilite a maggioranza durante le assemblee condominiali. Per chi non rispetta le regole, sono previste multe da 500 fino a 3mila euro. 

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