Corte dei conti, sì condizionato al bilancio della Regione: «Ha usato male i fondi Covid»

Ritardi nella spesa del Pnrr e dei fondi europei della nuova programmazione e del Pnrr, illegittimo utilizzo delle risorse dedicate all’emergenza

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Corte dei conti, sì condizionato al bilancio della Regione: «Ha usato male i fondi Covid»

Ritardi nella spesa del Pnrr e dei fondi europei della nuova programmazione e del Pnrr, illegittimo utilizzo delle risorse dedicate all’emergenza covid, leggi di spesa senza copertura. La parifica (approvazione) che la Corte dei conti ha dato al bilancio 2023 della Regione non è piena, ma è condizionata. E sarebbe stata una bocciatura se non ci avesse messo una pezza il capo dipartimento Salute, Vito Montanaro.

Il problema (la «Gazzetta» lo ha già raccontato a luglio) è nella legge 11 con cui a giugno 2023 il Consiglio regionale ha introdotto lo psicologo di base prevedendo il finanziamento delle relative assunzioni attraverso i residui passivi (le somme non spese) dei capitoli destinati all’emergenza covid. Un trucco inammissibile che – ha stabilito la Sezione di controllo (presidente Cinzia Barisano) comporta l’obbligo di correggere il bilancio, spostando altrove (e fuori dalle somme vincolate) la relativa spesa. «La scelta della Regione di destinare le risorse in esame (residui passivi) al reclutamento di personale oltre il termine di legge (dicembre 2022) – ha detto il relatore Giovanni Natali – appare distonica rispetto alle finalità emergenziali della normativa e alle annualità espressamente considerate (2021 e 2022)». Con la lettera di Montanaro, arrivata dopo l’udienza del 24 settembre, la Regione si è impegnata a finanziare diversamente la spesa (circa 1,5 milioni): ed è questa la condizione che i giudici contabili hanno imposto per concedere la parifica.

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