Il mito non tramonta: la Rai ha ufficializzato la trasmissione di Grendizer U a 50 anni dalla trasmissione del primo Goldrake

La notizia è grossa, e farà saltare sulla sedia almeno due generazioni di italiani. Sta per tornare! Il Robot giapponese più amato dagli italiani,

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La notizia è grossa, e farà saltare sulla sedia almeno due generazioni di italiani. Sta per tornare! Il Robot giapponese più amato dagli italiani, ovvero Goldrake, sta per tornare proprio dove è sbarcato nel lontano 1978, cioè su Rai Due, portando una rivoluzione che dura fino ai giorni nostri.

 La notizia è ufficiale, presentata direttamente da Adriano De Maio, direttore Cinema e Serie TV della Rai, durante l’ultimissima conferenza stampa per il palinsesto autunnale, con a seguito tweet e post sugli account ufficiali della Televisione di stato italiana.

L’anno prossimo infatti saranno festeggiati i 50 anni della prima trasmissione in Giappone di “UFO Robo Gurendaiza”, da noi noto come Goldrake. Il 5 ottobre 1975 sulla mitica Fuji Tv mandò in onda la prima puntata della terza serie del genio di Go Nagai: infatti il robot è la terza fatica del maestro dopo Mazinga Z e il Grande Mazinga, serie che, pur autonome per storia, sono collegate.

In Italia Goldrake fu invece il primo robot ad “atterrare” sugli schermi degli italiani…diventando così il primo amore meccanico, mai sconfessato. Questo nonostante un nome mal adattato dal francese “Atlas Ufo Robot”, anche se di “atlantico” non c’era niente.

L’amore per Ufo Robot, più che nella Patria del Sol Levante, è stato un fenomeno internazionale, ed è per questo che il reboot in chiave moderna è una co-produzione che coinvolge più paesi. Eh sì perchè la passione per Actarus ha unito europei, arabi, coreani, americani, per un successo senza confini. I valori trasmessi nella serie sono veramente universali, come dimostra l’apprezzamento che dopo mezzo secolo continua più forte di prima.

La serie è prodotta dallo studio Gaina in collaborazione con la saudita Manga Production, diretta da Mitsuo Fukuda e Shun Kudō, scritta da Ichiro Okouchi e sceneggiata da Tatsuto Higuchi. Ovviamente Go Nagai, autore della serie originale, ha partecipato attivamente al reboot come produttore esecutivo.

La nuova serie di Grendizer U non sarà però solo la rivisitazione grafica del vecchio Goldrake: si tratta di una storia che interpreta in maniera diversa, seppur fedele alla trama di base, la storia di Actarus, con degli adattamenti e qualche novità. Come la comparsa durante la serie di Mazinga Z, quale massima espressione della tecnologia terrestre. Ma anche con un profilo psicologico degli avversari alieni più evoluto e complesso.

Chissà quanto il valore nostalgico avrà influito in questa (felice) scelta. Siamo però pronti a scommetere che molti di coloro che nell’aprile del 1978 videro le prime puntate di Ufo Robot, saranno ancora lì, a guardare la nuova serie, più veloce e moderna, con gli occhi del bambino interiore. E accanto a loro ci saranno le nuove generazioni, pronte e curiose di vedere un mito del recente passato, con il linguaggio tecnico e visivo della contemporaneità.

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