Ugo Galli.operazione trasparenza e disoccupati dimenticati

OPERAZIONE TRASPARENZA E DISOCCUPATI DIMENTICATI. Il sindaco, nel suo messaggio augurale, rivolto alla Città,in occasione dell’imminente festività patronale-anticipando il tradizionale intervento del pastore diocesano ed adoperando toni ecumenici, a tratti evangelici-richiama il concetto di legalità.
Ora,come ben noto,una delle maggiori espressioni di tale valore è rappresentata dalla trasparenza dell’attività amministrativa, che è attuata quando si consente di acquisire tutti gli atti che,in questo caso,un Comune emana.
Accade,invece,che un consigliere comunale,il quale ha diritto di ottenere tutti gli atti domandati, entro DIECI giorni dalla richiesta, dopo quasi trenta giorni, non riceva nulla, neanche una parvenza di risposta da palazzo San Domenico.
Si tratta,in particolare, di due istanze, che riguardano,la prima, il concorso interno, mediante il quale alcuni dipendenti comunali sono stati promossi, attraverso una procedura rapidissima, avviata e conclusa in DIECI giorni(gli uffici,che cessano le proprie attività,per mancanza di personale, riescono poi a conseguire risultati prodigiosi). E la seconda i controlli effettuati in tema di versamento del canone unico patrimoniale,riguardante le occupazioni di suolo pubblico,caratterizzate da un’evasione pressoché totale .
Il bilancio disastrato del Comune, sottoposto ad un piano di riequilibrio pluriennale(una sorta di pre dissesto),imporrebbe,come evidenziato dalla Corte dei Conti, un’attenta attività di contrasto rispetto ad ogni forma di inadempimento agli obblighi impositivi.
Silenzio assoluto ed assordante, in ordine ad entrambe le domande rivolte, mentre il sindaco teorizza una legalità, che viceversa va attuata, in primo luogo, all’interno del Comune.
Lo stesso sindaco,poi,nell’ambito del suo, inedito,messaggio augurale,omette di rivolgersi ad un’importante fascia della popolazione,ossia ai disoccupati: ai numerosi giovani e padri di famiglia,che non potendo esercitare,nel luogo in cui sono nati,hanno vissuto e coltivato i propri affetti,uno dei diritti fondamentali previsti dalla Costituzione, sono costretti a recarsi altrove,lontano