Alcolismo in Puglia, la dipendenza è in calo ma le donne bevono di più

Rispetto al 2021, nel corso del 2022 il numero di pugliesi di sesso maschile che hanno consumato almeno una bevanda alcolica è leggermente diminui

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Alcolismo  in Puglia, la dipendenza è in calo ma le donne bevono di più

Rispetto al 2021, nel corso del 2022 il numero di pugliesi di sesso maschile che hanno consumato almeno una bevanda alcolica è leggermente diminuito, passando dal 74,9% al 74,6%, mentre è aumentato per le donne, passando dal 49,9 al 51,7%, restando comunque al di sotto della media nazionale che vede il 77,4% per gli uomini e il 57,5% per le donne. È quanto emerge dalla relazione annuale del ministro della Salute Orazio Schillaci al Parlamento, sugli interventi relativi alla legge 125 del 2001, su consumo di alcol e problemi a esso correlati (dati aggiornati al 2022), recentemente pubblicata.

Sempre rispetto al dato del 2021, nel 2022 in Puglia per i maschi sono diminuite la prevalenza dei consumatori di vino (-8,6%), la prevalenza dei consumatori di amari (-11%) e la prevalenza dei consumatori di super alcolici (-20,4%); per quest’ultima bevanda si registra al contrario tra le donne un incremento rispetto alla precedente rilevazione pari 31,2%. Per entrambi i sessi non si osservano variazioni significative rispetto alla precedente rilevazione dei diversi comportamenti a rischio.

Entrando ancora più nel dettaglio dei dati pugliesi 2022, rapportati a quelli nazionali dello stesso anno, per quanto riguarda il consumo di vino, gli uomini che lo consumano abitualmente sono il 56,9% mentre 65,1 è il dato nazionale, per le donne, il 35,5% in Puglia e il 45,2 a livello nazionale. In calo, rispetto a quelli nazionali, anche i dati regionali sul consumo della birra: il 61,3% dei cittadini pugliesi a fronte del 63,7 nazionale mentre il 36,1% delle donne pugliesi, a fronte del 39,6 nazionale. Più bassi anche i numeri del consumo di aperitivi alcolici: i pugliesi che li hanno consumati nel 2022 sono stati il 38,9% mentre il 48,4 nazionale, per le pugliesi, invece, il 25,4% contro il 32,9. Cambia, invece, il rapporto per quanto riguarda il consumo degli amari: il 45,6% degli uomini pugliesi e il 22,9 delle donne contro i numeri nazionali pari al 43,4 degli uomini e al 19,9 delle donne. Più bassi, infine, anche i numeri del consumo dei superalcolici: gli uomini pugliesi sono pari al 30,4% e le donne al 16,2 mentre a livello nazionale ci sono il 38,1% degli uomini e il 17,2 delle donne.

“A tutt’oggi – scrive il ministro Schillaci della relazione – il consumo dannoso di alcol resta una criticità, tanto da indurre molti Paesi ad adottare raccomandazioni sul consumo di bevande alcoliche, suggerendo la prudenza, come esprime con chiarezza il concetto condiviso dalla Comunità Scientifica Internazionale che si sintetizza con la frase Lessisbetter”. “Per quanto riguarda l’indicatore sui consumi a rischio, che ricomprende sia il consumo abituale eccedentario sia il bingedrinking – continua il ministro – le fasce di popolazione maggiormente interessate sono rappresentate dai giovani 16-17enni per entrambi i sessi, seguiti dagli anziani ultra 65enni, prevalentemente uomini. Un fenomeno in continua crescita riguarda le donne della fascia di età 18- 24 anni per comportamenti di consumo a rischio. Questi rappresentano i target di popolazione più vulnerabili, per i quali a livello internazionale sono raccomandate azioni d’intervento volte a sensibilizzarli sulla non conformità dei loro consumi alle indicazioni di sanità pubblica”.

“Sebbene molte iniziative siano state realizzate in questi anni sia in ambito nazionale che internazionale ed europeo, tuttavia – conclude – restano ancora delle criticità. Una riguarda la necessità di rafforzare il personale dedicato nei servizi per la prevenzione e presa in carico delle persone che manifestano problematiche alcol correlate. Inoltre, siamo impegnati a implementare un sistema di rete più rispondente alla domanda di cura attuale e una presa in carico multidisciplinare ed integrata della persona con disturbo da uso di alcol e ai loro familiari”.

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