Sciopero balneari, da Siponto a Vieste raffica di adesioni

Il voltafaccia del governo di destra che quando era all’opposizione si schierava con loro, mentre oggi ha ceduto all’Europa per le concessioni del

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Il voltafaccia del governo di destra che quando era all’opposizione si schierava con loro, mentre oggi ha ceduto all’Europa per le concessioni delle spiagge, ha indotto i balneari ad attuare una forma di protesta. Ombrelloni chiusi dalle 7,30 alle 9,30 anche sulle spiagge del Gargano dove pare abbia aderito l’80% dei concessionari. Noi siamo stati a Siponto e Vieste.

“Cia auguriamo – spiegano i fratelli Patrizia e Davide Salice del Lido Aurora di Siponto – che da oggi il governo nazionale si svegli dall’assordante silenzio, dopo che in campagna elettorale si era schierato con noi. Chiediamo semplicemente di continuare a lavorare nelle nostre aziende. Ci stanno mettendo gfli uni contro gli altri a favore delle multinazionali che stanno facendo cattiva informazione, dicendo che saranno più spiagge libere. Falso, vi stanno prendendo in giro”. Da Siponto a Vieste. Anche nella regina del turismo pugliese massiccia adesione.“E’ andata bene, hanno partecipato quasi tutti i colleghi. Il silenzio del Governo ci mette solo sconforto – aggiunge Michele Giarrusso del Lido La Bussola, uno dei più grandi stabilimenti pugliesi con 600 ombrelloni tutti occupati (alla faccia del calo di turisti). “Speriamo che questa volta ci ascoltino, abbiamo bisogno di certezze che fino ad oggi non ci sono state. Non possiamo vivere di proroghe, viviamo nell’incertezza totale senza sapere se potere investire. Dobbiamo fare le gare? Va bene, ma fateci sapere come. Ovviamente se andiamo in gara, il mio lido come qualsiasi altro potrebbe andare in mano ad una multinazionale con tutte le conseguenze del caso. Sicuramente perderemo la familiarità del lido”.Da Margherita di Savoia parla il presidente nazionale del SIB, Antonio Capacchione. “E’ stato uno sciopero gentile perchè è un minimo sacrificio che abbiamo chiesto alla nostra clientela per portare all’attenzione dell’opinione pubblica e del governo, l’urgenza e la necessità di un intervento chiarificatore sulla pubblicazione della Bolkestein. Lo facciamo per evitare la distruzione di un modello di balneazione di successo”.
saverio serlenga

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