Apprendiamo dalle testate giornalistiche che è stata emanata un’ulteriore ordinanza sindacale concernente la cosiddetta movida. Eravamo già int
Apprendiamo dalle testate giornalistiche che è stata emanata un’ulteriore ordinanza sindacale concernente la cosiddetta movida.
Eravamo già intervenuti su questo tema,sottolineando le incongruità caratterizzanti i precedenti provvedimenti in materia,all’esito della peggior edizione della tecnica del copia-incolla rispetto a precedenti determinazioni.Avevamo posto l’accento sul’inadeguatezza dei contenuti delle stesse ordinanze(si pensi alla vaghezza dei concetti di della normale tollerabilità o della musica da allietamento). Era stata evidenziata la vigenza di un regolamento che suddivide la città in cinque classi,con conseguente, semplice,necessità di applicare lo stesso e le cautele in esso previste.Ed,invece,si è preferito emanare l’ennesima ordinanza,che genera confusione ed incertezza,non soddisfacendo alcuno(gli operatori economici;i cittadini residenti ed i nostri GIOVANI) e tradendo,palesemente,l’asserita vocazione turistica della nostra terra.
La città,anche ieri,2 AGOSTO,si presentava TETRA E SPETTRALE:silente,spenta ed in versione invernale,nella migliore delle ipotesi,in ogni dove,segnata dal silenzio assordante del benché minimo evento estivo,a differenza di comuni dauni,anche dalle ridottissime dimensioni,dove spiccano programmazioni degne di questa denominazione.Per non parlare,poi,della festa patronale,la cui impostazione organizzativa si fonda sul buon cuore dei cittadini(certamente immenso e da apprezzare). Può una città di circa 54.000 abitanti declinare tale evento, invocando meramente il “vogliamoci bene”, in assenza di un barlume di sforzo orientativo ,da parte della civica amministrazione ed esclusivamente all’insegna della spinta solidale e volontaristica?
Ugo Galli – Consigliere Comunale
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