Neanche una parvenza di programmazione circa gli eventi estivi. In una Città,che ambisce legittimamente a divenire meta turistica,favorendo lo svilu
Neanche una parvenza di programmazione circa gli eventi estivi. In una Città,che ambisce legittimamente a divenire meta turistica,favorendo lo sviluppo di una risorsa fondamentale per la rinascita territoriale ed il rilancio della sofferente economia,risulta totalmente carente di una,seppur embrionale,programmazione degli eventi estivi,ad opera dell’amministrazione civica.
Persino, il comune di San Giovanni Rotondo,dove si è votato a giugno,come nel nostro caso,ha realizzato una pianificazione ad hoc,denominata “Sotto le stelle”,che prevede articolate iniziative,destinate a protrarsi per l’intero mese di agosto.
Presso palazzo San Domenico,viceversa,TUTTO TACE anche sotto questo aspetto,tra mirabolanti espressioni poetiche ed il riecheggiare di pseudo prospettive di welfare o sociali.
D’altro canto,si pone una questione pregiudiziale: la programmazione degli eventi estivi rientrerebbe(il condizionale e’ d’obbligo)nella competenza dell’assessore alle opere pubbliche(avete letto correttamente:opere pubbliche!)ovvero del sindaco?
Ieri,nel corso della prima seduta consiliare,ho evidenziato la disorganicità delle deleghe assessorili: la scarsa o inesistente attinenza tra le opere pubbliche ed il turismo,attribuiti allo stesso assessore. E,la confusione ingenerata,per esempio,dall’assegnazione della delega al turismo ad un assessore in assenza della promozione,che,invece,resta in capo al sindaco.
Il caos,determinato dall’individuazione disordinata delle materie,delegate ai componenti della giunta e riservate al sindaco,produce,tra gli altri,questi effetti deleteri.
Manfredonia,baciata dal mare,non dispone di alcuna programmazione degli eventi estivi.
Il turismo può attendere.
COMMENTI