La situazione meteorologica sull'Italia ma in generale su tutto il Mediterraneo sta per prendere una brutta piega, o meglio, uno scenario già vis
La situazione meteorologica sull’Italia ma in generale su tutto il Mediterraneo sta per prendere una brutta piega, o meglio, uno scenario già visto e rivisto dall’inizio dell’estate. Sta tornando l’Anticiclone Africano pronto a traghettarci direttamente nella quinta ondata di caldo della stagione che raggiungerà l’apice nei prossimi giorni, specie a cavallo tra gli ultimi di luglio e i primi di agosto.
I temporali, le piogge e la breve “rinfrescata” sono quasi un ricordo. Anche perché, nonostante la colonnina di mercurio abbia subito un calo, gli alti tassi di umidità hanno reso l’aria pesante, afosa e in alcuni casi irrespirabile, non solo di giorno ma anche di notte con temperature tropicali, ovvero oltre i 25°C durante le ore di buio. E dunque, come già anticipato, ci avviamo verso un nuovo weekend caldo, molto caldo, con l’azione immediata di aria calda sub-tropicale proveniente direttamente dal deserto sahariano.
Per questo sia sabato 27 che domenica 28 luglio il caldo si farà sentire con temperature che supereranno nuovamente i 30-32 gradi con picchi di 38-40 sulle zone interne e in particolar modo su Foggiano, Materano, Tarantino e Salento interno. Sull’Adriatico, come spesso accade in queste configurazioni, ci sarà qualche grado in meno ma con molta afa a partire dalle ore pomeridiani-serali.
Il caldo continuerà per tutta la prossima settimana specie al Centro-Sud mentre al Nord le temperature saranno certamente estive ma con valori decisamente più contenuti rispetto ai nostri, roventi e torridi. Questo conferma come l’Anticiclone Africano abbia quasi soppiantato del tutto il tanto amato Anticiclone delle Azzorre, colui che ci portava in passato temperature gradevoli, estive, con i tipici temporali pomeridiani. Insomma, l’estate italiana assomiglia sempre più a quella tunisina che ad una nazione europea con ripetute ondate di caldo, siccità e isolati temporali sui monti.
Inoltre, è notizia di poche ore fa, che i dati del servizio meteo dell’Unione europea Copernicus hanno rilevato un nuovo record globale: il 21 luglio del 2024 è stato infatti il giorno più caldo mai registrato al mondo, almeno da quando ci sono rilevazioni scientifiche delle temperature, dalla metà dell’Ottocento. La temperatura media sull’intera superficie terrestre è stata di 17,09 gradi Celsius. Inoltre Copernicus, pochi giorni, fa ha reso noto che il giugno del 2024 è stato il giugno più caldo della storia nel mondo. E secondo il servizio meteo della Ue, si tratta del tredicesimo mese di seguito che segna un record: il luglio del 2023 era stato il luglio più caldo, l’agosto 2023 l’agosto più caldo, e così via.
Le brutte notizie, purtroppo, non finiscono qui. Sempre secondo i dati di Copernicus, la temperatura media globale dei 12 mesi dal giugno 2023 al maggio 2024 è stata la più alta mai registrata, 1,63°C sopra la media pre-industriale 1850-1900. Dunque, nell’ultimo anno, il riscaldamento globale ha costantemente superato il limite di 1,5°C fissato dall’Accordo di Parigi e della Cop26 di Glasgow. Male, molto male.
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