Una buona fetta delle leggi approvate dal Consiglio regionale nel 2023 è priva di copertura finanziaria o attinge risorse da capitoli non utilizza
Una buona fetta delle leggi approvate dal Consiglio regionale nel 2023 è priva di copertura finanziaria o attinge risorse da capitoli non utilizzabili. Un problema che riguarda soprattutto le norme in ambito sanitario, ma anche gli immancabili trasferimenti disposti per Arif e Consorzi di bonifica. E dunque – avverte la Corte dei conti – se non rimetterà le cose a posto, la Regione rischia di non ricevere la «parifica» (l’approvazione) del bilancio consuntivo.
La relazione della Sezione di controllo (presidente Barisano, relatore Piacente) è estremamente critica, e contesta non solo «la non perfetta aderenza della tecnica legislativa impiegata ai principi che presiedono l’individuazione delle coperture finanziarie», ma anche «difficoltà nel procedimento di stima degli oneri finanziari». Significa, in altre parole, che la Regione non è in grado di valutare correttamente le spese contenute nelle leggi che approva.Un esempio può chiarire il problema. Va detto, preliminarmente, che la Puglia è in piano operativo e – per legge nazionale – non può istituire spese sanitarie aggiuntive rispetto a quelle previste dai Lea (i Livelli essenziali di assistenza uguali in tutte le Regioni). Con la legge 3 è stato istituito lo screening del genoma nei neonati, iniziativa importante e meritoria. La Corte dei conti ha rilevato che, a fronte di uno stanziamento di un milione nel bilancio, il referto tecnico riportava la copertura per soli 100mila euro. Insomma, dove sono i soldi?
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