“Sforzi per Casa Sollievo non bastano”, lettera dei sindacati al Vaticano: “Salvare posti di lavoro”

Le sigle sindacali CGIL FP, CISL FP e UIL FPL, a tutela dei lavoratori di Casa Sollievo della Sofferenza, esprimono forte preoccupazione per il futuro

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Le sigle sindacali CGIL FP, CISL FP e UIL FPL, a tutela dei lavoratori di Casa Sollievo della Sofferenza, esprimono forte preoccupazione per il futuro dell’ospedale.

Pur riconoscendo gli sforzi del management, ritengono che non siano sufficienti a garantire un futuro all’altezza della tradizione e degli standard dell’istituzione – spiegano -. Consapevoli dei profondi cambiamenti in atto nel settore sanitario, anche per le strutture senza scopo di lucro come Casa Sollievo, i sindacati hanno deciso di interpellare direttamente la Santa Sede”.Nella missiva inviata al Segretario di Stato Vaticano e alle altre articolazioni ecclesiastiche competenti, i sindacati propongono di “attivare gli strumenti previsti dalla legge in caso di crisi d’impresa e di richiedere un investimento economico da parte della proprietà”.

Rifiutano categoricamente “l’ipotesi del trasferimento della proprietà a privati, che snaturerebbe il carisma del Santo Fondatore e la mission originaria dell’ospedale: alleviare la sofferenza di ogni persona e tutelare i posti di lavoro”.

La lettera, inviata anche all’Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo e Presidente del CdA dell’ospedale, Mons. Franco Moscone, sollecita “un intervento concreto da parte del Vaticano per scongiurare un futuro incerto per Casa Sollievo della Sofferenza e per salvaguardare il lavoro di tanti dipendenti”.

I sindacati auspicano un dialogo costruttivo con la proprietà e le istituzioni competenti per trovare soluzioni condivise che assicurino la continuità e il futuro di questa storica realtà sanitaria, nel rispetto dei valori e della mission originaria.

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