«Vietato andare in bagno mentre lavorate»: bufera sul messaggio alle cassiere del supermercato. Direttrice sospesa

«Basta, sono stufa di vedere dipendenti che lasciano la cassa per andare in bagno. Tranne che avete il ciclo oppure vi state pisciando addosso, in

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Banco cassa per supermercato a L - KIS - MAFIROL - per supermercato / rosso  / nero

«Basta, sono stufa di vedere dipendenti che lasciano la cassa per andare in bagno. Tranne che avete il ciclo oppure vi state pisciando addosso, in bagno non si va più, perché io sono stufa di non capire chi ho in cassa. Sono stufa di vedere apri e chiudi, apri e chiudi la cassa». Luana Perna, direttrice del supermercato Md di Brandizzo (Torino), ha urlato queste parole ai dipendenti, che da un anno e mezzo subiscono questi «maltrattamenti e umiliazioni» da parte della loro superiore.

Ma i lavoratori si sono opposti a questi trattamenti e hanno deciso di denunciare il caso ai sindacati, secondo i quali «il divieto di andare in bagno è soltanto la punta dell’iceberg».

Il caso

Nel punto vendita di Brandizzo lavorano 26 dipendenti, la maggiori parte dei quali sono donne (alcune anche giovani). Da quando è stato aperto il supermercato, la direttrice ha soltanto portato malumore, si apprende da La Stampa. Quando Luana Perna ha esclamato quelle dure parole, per loro è stata la «goccia che ha fatto traboccare il vaso». Così, sul momento, qualcuno ha preso il cellulare e ha iniziato a registrare la scena, pubblicandola poi sui social network.

In poco tempo, la ripresa è diventata virale e ha scatenato diverse reazione da parte degli utenti, molti dei quali hanno scritto sotto i commenti: «Vietato andare in bagno? Divieti, se non da Medio Evo, da catena di montaggio degli anni Cinquanta?».

Maria Rosaria Caglioti, delegata sindacale, ha raccontato cosa succede all’interno del negozio: «Io ho un certificato del dottore che mi permette di andare in bagno ogni due ore. Posso sedermi in cassa e ho a disposizione dieci minuti di pausa. Ma per ottenere questi diritti ho dovuto lottare.Da quando per andare alla toilette in orario di lavoro serve il certificato medico?».

 

La protesta dei sindacati

Come dicevano i sindacati, quindi il «permesso di andare alla toilette» è soltanto la punta dell’iceberg. Francesco Sciarra, della Uiltucs di Ivrea, ha più volte scritto all’azienda per segnalare le diverse problematiche e lamentele da parte dei dipendenti ma «nessuno ha mai risposto dall’azienda». Per esprimere la loro voce, i sindacati hanno organizzato una protesta davanti all’ingresso del supermercato, prevista per la mattinata di giovedì 20 giugno. I dipendenti si fermeranno davanti all’ingresso e non faranno entrare nessuno.

Il «silenzio stampa» della direttrice e la sospensione

Luana Perna, intanto, non ha rilasciato nessuna dichiarazione perché le è stato «ordinato di non parlare con nessuno». L’azienda, però, ha espresso una decisione: la direttrice è stata sospesa. In una nota ha spiegato: «Abbiamo raccolto immediatamente le segnalazioni provenienti dal negozio, abbiamo valutato il materiale a disposizione e abbiamo adottato fin dal giorno 5 giugno una misura disciplinare di sospensione verso la direttrice comunicata via raccomandata. La stessa direttrice, durante un incontro convocato subito dopo l’accaduto ha ammesso, alla presenza di gran parte del personale, di aver commesso una sciocchezza e ha chiesto scusa a tutti i presenti per il comportamento avuto, frutto, a suo dire di un momento di nervosismo».

Ha poi continuato, scrivendo che «MD prende le distanze dal comportamento della propria dipendente e sottolinea la qualità 9.000 dipendenti in circa 800 punti vendita in Italia». L’azienda ricorda inoltre che «lo scorso 7 giugno si è tenuto un incontro con la Uiltucs presso Palazzo Lancia a Torino per l’esame della situazione aziendale e nessun riferimento all’accaduto è stato fatto in quella sede, dove avremmo ribadito le azioni e i provvedimenti intrapresi per l’episodio di Brandizzo». 

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