Puglia, per i mancati controlli sulle Rsa la Finanza ascolta il consigliere Tutolo

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Puglia, per i mancati controlli sulle Rsa la Finanza ascolta il consigliere Tutolo

Ancora prima che la Finanza di Taranto si occupasse del caso della Osmairm (il centro di riabilitazione di Laterza riconducibile alla moglie dell’assessore al Turismo, Gianfranco Lopane) la Finanza di Bari era già al lavoro sul tema – più ampio – degli accreditamenti e dei (presunti) mancati controlli. La gestione del sistema sociosanitario è un vulnus della Regione, ed è oggetto di verifiche giudiziarie. Tutto nasce dalla trasmissione in Procura (in realtà, a tutte le Procure pugliesi) della relazione con cui l’allora coordinatore del Nirs, Antonio La Scala, aveva fotografato lo stato dei controlli propedeutici all’accreditamento sulle strutture per anziani e disabili. Una relazione da cui emergevano livelli elevati di irregolarità, riferite soprattutto ad aspetti formali.

Per questo motivo negli scorsi mesi la Finanza ha acquisito documentazione nella sede del dipartimento Salute. Si tratta, oltre che della relazione predisposta sui dati comunicati dalle singole Asl relativamente ai controlli, dei regolamenti che descrivono il rilascio delle autorizzazioni e dell’accreditamento (ovvero del «permesso» a lavorare per conto del sistema sanitario nazionale). Un approfondimento che serve a capire da un lato se sono state rispettate le norme, dall’altro se le criticità rilevate nei controlli effettuati dai dipartimenti di prevenzione delle Asl sono poi state sanate.

È in questo ambito che i finanzieri hanno ascoltato, come persona informata sui fatti, il consigliere regionale Antonio Tutolo (gruppo Misto). Durante le audizioni in Seconda commissione, a giugno 2023, il consigliere lucerino aveva disposto la trasmissione della relazione del Nirs alle Procure competenti per territorio. L’attività del Nucleo degli ispettori, partita a marzo 2023, aveva rilevato che il 79% delle strutture socio-sanitarie private accreditate (dalle Rsa ai centri diurni) risulta avere «carenze in relazione ai requisiti organizzativi» ma nonostante ciò hanno ottenuto parere favorevole dai dipartimenti di prevenzione delle Asl ai fini dell’accreditamento. La situazione nel frattempo si è evoluta, nel senso che le verifiche sono andate avanti, sono state contestate le eventuali irregolarità ed è stato dato un termine per sanarle. La Regione ha anche disposto la decadenza di alcuni accreditamenti per mancanza di requisiti.L’indagine della Procura di Taranto su Osmairm riguarda sempre un accreditamento, ma ha al centro un profilo differente rispetto ai controlli. Al centro ci sono infatti le modalità di rimborso delle prestazioni di riabilitazioni fornite dal centro laertino, e delle certificazioni presentate alla Asl di Taranto. La Finanza, su delega della pm Lucia Isceri, vuole verificarne la legittimità e per questo ha acquisito le copie dei contratti.

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