In Puglia si contano le ore. Martedì nel consiglio regionale è atteso il voto sulla mozione di sfiducia al presidente Michele Emiliano presentata
In Puglia si contano le ore. Martedì nel consiglio regionale è atteso il voto sulla mozione di sfiducia al presidente Michele Emiliano presentata dal centrodestra e i fari sono tutti puntati sul gruppo del Movimento 5 Stelle. Il leader pentastellato Giuseppe Conte trascorre l’intero fine settimana nel ‘tacco’ della Penisola, in un tour che guarda alle elezioni europee, ma anche a quelle amministrative. E, tra un appuntamento e l’altro, esclude sgambetti. «Il Movimento 5 Stelle non si presterà mai a iniziative strumentali del centrodestra», rassicura. Intanto cresce il pressing di chi è pronto a votare la sfiducia a una giunta che, seppur rinnovata con un ‘mini-rimpastò, è ancora scossa dal terremoto politico e giudiziario che l’ha investita. Italia Viva annuncia: «voteremo contro Emiliano». E lancia l’appello a Cinque Stelle e Azione: «smettete di sostenere Emiliano e passate all’opposizione con noi se davvero volete essere credibili»
Il richiamo della compagine renziana è alle due forze che potrebbero essere decisive nel voto in assemblea. Anche se, nel territorio, è diffusa la sensazione che la giunta possa reggere al colpo sferrato dalla coalizione di centrodestra. Emiliano ha da poco incontrato il gruppo di Azione, che conta tre consiglieri, accogliendo le condizioni politiche poste per restare in maggioranza: rotazione dei dirigenti e dei funzionari della Regione, compresa quella simultanea e immediata dei direttori generali delle Asl.
Il presidente pugliese ha anche aperto al «patto di legalità» e al «progetto del nucleo ispettivo» avanzati dal M5s. E così Conte, da Bari, può tendere la mano: «c’è un riscontro positivo, quindi non ci sono gli elementi per offrire il destro a questa azione strumentale». Il leader assicura una valutazione «dell’azione amministrativa a livello regionale» e aggiunge: «noi siamo corresponsabili, fieramente responsabili, di tanti progetti positivi che abbiamo avviato prima di lasciare gli incarichi in Regione».
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