PD E CINQUE STELLE SI METTONI INSIEME

«DOPO un intenso e costruttivo confronto politico locale e nazionale, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno raggiunto un accordo per

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«DOPO un intenso e costruttivo confronto politico locale e nazionale, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno raggiunto un accordo per le elezioni comunali di Manfredonia: un patto per il cambiamento, la trasparenza, la legalità, l’inclusione e la partecipazione, che vuole rappresentare una svolta rispetto al passato recente e offrire alla città una speranza di riscatto e di sviluppo». L’annuncio con un comunicato congiunto che rompe il silenzio e le incertezze fin qui mantenuti e che propone uno scenario che a Manfredonia si pone in modo quanto meno differenziato rispetto ad altre situazioni in cui PD e 5S si voltano le spalle. «PD e M5stelle, che pure hanno avuto posizioni differenti in questi anni – chiariscono – hanno scelto di stare assieme e di fare sintesi, guardando innanzitutto alle priorità e alle esigenze dei cittadini e all’interesse supremo della città».
L’INTESA PD-5S «nasce – spiegano – dal riscontro sul territorio di quelle forze che hanno inteso e intendono dare un forte segno di discontinuità col passato. Lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, l’esperienza nefasta dell’amministrazione di centrodestra guidata da Rotice e le recenti vicende giudiziarie – annotano – che hanno coinvolto anche alcuni protagonisti dell’ultimo governo cittadino, impongono alle forze democratiche e progressiste di fare sintesi per offrire alla città una prospettiva di governo nuova che consenta a Manfredonia di guardare al futuro con maggiore fiducia».
DI QUI l’ambizione di PD e 5S «di lavorare per costruire e proporre un’alleanza tra partiti, movimenti e liste civiche, aperta a tutte le forze sane della città, che vogliano condividere il progetto di cambiamento e di rigenerazione democratica. Un’alleanza che sia in grado di interpretare le istanze della società civile, delle associazioni, delle categorie produttive, dei giovani e delle donne, che speriamo diventino i veri protagonisti di questa sfida».
UN ESPLICITO invito alle civiche Molo 21, Con, Progetto popolare, Manfredonia civica, con le quali inizialmente si erano alleati, ma che poi si sono staccate al punto di proporre un proprio candidato sindaco nella persona di Domenico La Marca. Che evidentemente PD e 5S non condividono se «assieme a tutte le forze che condivideranno questo progetto – prospettano – annunceremo a breve il nome del candidato sindaco cui spetterà il compito di guidare la coalizione verso la vittoria elettorale e il governo della città».
UN NUOVO fronte rispetto a quelli già annunciati che in ogni caso oltre doversi connotare nei suoi ranghi, dovrà anche esprimersi su cosa e come fare «per offrire alla città una prospettiva di governo nuova che consenta a Manfredonia di guardare al futuro con maggiore fiducia».
E SE nel settore del centrosinistra si comincia a ragionare su prospettive concrete, in quello opposto di centrodestra, è ancora tabula rasa. La questione lì è più complicata e spinosa dovendo smaltire le nefaste responsabilità del fallimento della trascorsa amministrazione comunale troncata bruscamente a meno di due anni dalla nascita. Troppi sono stati gli errori che non si vogliono ripetere. Di qui le riflessioni che vanno oltre gli ambiti locali.
Michele Apollonio

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