“L’import sleale dall’estero e i cambiamenti climatici affossano il miele Made in Italy con arrivi di prodotto straniero di bassa qualità a prezzi
“L’import sleale dall’estero e i cambiamenti climatici affossano il miele Made in Italy con arrivi di prodotto straniero di bassa qualità a prezzi stracciati, come quello cinese quotato poco sopra l’euro al chilogrammo, mentre aumentano i costi di produzione per gli apicoltori regionali, con la Puglia che ha dovuto dire addio ad oltre 1 vasetto di miele su 2, con il 60% in meno di raccolta condizionata dalla siccità, da temperature fuoristagione dal clima pazzo”. A denunciarlo è la Coldiretti Puglia, in occasione di Apimell, la più importante Mostra Mercato Internazionale specializzata nel settore apicoltura.
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