Senza freno la fuga di cervelli da Manfredonia

FA DISCUTERE e preoccupare la risposta data dagli studenti delle ultime classi del liceo scientifico al noto consulente finanziario Tommaso Rinaldi,

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FA DISCUTERE e preoccupare la risposta data dagli studenti delle ultime classi del liceo scientifico al noto consulente finanziario Tommaso Rinaldi, ai quali aveva chiesto, dopo una lezione di educazione finanziaria, «chi avesse voglia di andar via da Manfredonia». La risposta, per quanto disarmante, non ha lasciato dubbi e per tanti aspetti ha confermato una tendenza che da anni ormai si va consolidando. «Sono rimasto letteralmente basito dalla quasi totalità delle mani alzate, una specie di “ola” non festante ma funerea» ha raccontato Rinaldi su un post che ha aperto un serio dibattito su un argomento che tocca il cuore della popolazione. Come peraltro dimostrano i numerosi riscontri espressi sui social che una volta tanto hanno smentito la banalità scadente nello squallore, dei commenti che di solito si vedono.
SI È in effetti dato luogo ad un dibattito al quale hanno preso parte persone della più svariata estrazione sociale, di genere e di età. Un argomento, un problema dalle fondamentali implicazioni economiche, sociali e culturali, poco o niente affatto considerato, e da anni ormai, nelle sfere dominanti la città, di quella della politica innanzi tutto alle prese con una situazione disastrosa che non si riesce a rimettere in sesto. E intanto la gente va via, scappa da Manfredonia. Le statistiche dicono una popolazione attestata a poco più di 53mila unità (ma sono tanti coloro pur residenti, fuori per lavoro). E l’emorragia prosegue.
MANFREDONIA caso particolare? Niente affatto. Lo stesso Tommaso Rinaldi ricorda che «dal 2018 al 2023 sono andati via oltre centomila conterranei: in pratica – esemplifica – abbiamo regalato al nord una città come Lecce». Ma rileva altresì che la Puglia nel 2022 è entrata nella top 5 italiana per crescita di Pil. Una inversione di tendenza che il consulente finanziario Rinaldi avvalora per Manfredonia ricordando come «a brevissimo, partiranno i lavori per la messa in sicurezza e per l’ammodernamento del nostro porto industriale, con una cifra monstre di oltre 120 milioni di euro». Un esempio che ci si augura non rimanga isolato ma che inneschi un circuito economico virtuoso, le premesse non mancano.
«CE NE sarebbero migliaia di esempi da portare ai nostri figli, ma mi rendo conto che è un lavoro che dobbiamo fare tutti. Dalla famiglia in primis ai docenti» rileva Antonio De Michele. «Bisognerebbe coinvolgerli di più nella vita sociale della città come attori principali» prospetta Rossella Prato. «La voglia di andare via da questa città è ormai entrata nel DNA dei ragazzi. Molti non sanno nemmeno perché, ma sanno che vogliono andare via. È una cosa di una tristezza enorme» afferma Marco Prencipe.
«È UN REALITY tristemente doloroso ma inevitabile» incalza Nino Palumbo. «Prima di mollare, le mie figlie e i figli di tanti miei conoscenti hanno dovuto prendere la via del nord. Ora chi sta male è il sottoscritto che ha tutta la famiglia fuori e aspetto il giorno che anch’io abbandonerò Manfredonia. La speranza cui cerco di dare il mio contributo è quella di convincere i giovani a rimanere, a cambiare questa triste realtà impegnandosi in prima persona: chissà che si inverta la tendenza». Una speranza messa a dura prova dalla bagarre politica in corso per l’assalto al potere.
Michele Apollonio

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