Sanremo 2024, Irama e il rapporto con la Puglia: «È il mio luogo ideale per scrivere musica»

«La Puglia? È il mio luogo ideale per scrivere musica: quando sono lì riesco a isolarmi dal mondo esterno, mi sembra di essere in un posto lontano

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Sanremo 2024, Irama e il rapporto con la Puglia: «È il mio luogo ideale per scrivere musica»

«La Puglia? È il mio luogo ideale per scrivere musica: quando sono lì riesco a isolarmi dal mondo esterno, mi sembra di essere in un posto lontano. L’uomo ha un po’ perso questo rapporto con l’ambiente e la natura, e mi sembra paradossale che i nostri nonni guardassero il cielo mentre noi abbiamo bisogno dell’iPhone per leggere il meteo». A parlare così è Irama, al secolo Filippo Maria Fanti, che sarà in gara al prossimo Festival di Sanremo con il brano «Tu No» (Warner Music Italy) e durante un incontro stampa in cui ha raccontato i progetti e la preparazione all’impegno all’Ariston ha raccontato il suo rapporto con la regione. In fondo già lo scorso agosto era stato fotografato in Salento, chitarra in mano, sole e mare sullo sfondo, e tutto lasciava intendere che proprio lì stesse componendo nuova musica. «Anche Vasco va lì a scrivere», gli è stato ricordato, e Irama ha risposto che questa terra lo aiuta a tirare fuori le emozioni, pronto a farle confluire in un prossimo disco che ha fatto intendere uscirà più in là.

Nel frattempo il focus è tutto sul brano: «Vado a Sanremo esclusivamente per la canzone – spiega – mantiene molto il filo rosso del disco che ha anche un’anima soul. Poi l’ho fatta sentire ad Amadeus ed era entusiasta». Per la serata dei duetti, invece, sarà accompagnato da Riccardo Cocciante su «Quando finisce un amore», che compie 50 anni: «È un onore poter cantare con lui – confessa – non è per nulla scontato, sarà bellissimo e anche difficile, una vera sfida». Il brano in gara, invece, è firmato dallo stesso Irama con Giulio Nenna, Giuseppe Colonnelli, Francesco Monti, Emanuele Mattozzi, e l’album sarà poi seguito da un evento e una serie di live nei palazzetti. Una canzone vocalmente difficile, che racconta l’assenza e non è dedicata a una persona in particolare, almeno esplicitamente: «Non mi piace personalizzare troppo, ognuno deve pensare che parli di sé: è questa la magia della musica».

Una preparazione solida, anche se con orari «sballati» («Scrivo di notte e vado a dormire alle nove del mattino», che pensando agli orari sanremesi non è poi così lontana dalla realtà). Eppure non dimentica le origini, come l’incontro con Maria De Filippi ad «Amici» (ha vinto l’edizione numero 17): «Le ho fatto ascoltare la canzone, le è piaciuta molto: lei è schietta e sincera, ci scambiamo spesso opinioni e messaggi come due persone che si rispettano e si vogliono bene».

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