Coldiretti-Ixè, niente regali a Natale per 7,5 milioni italiani

Niente regali quest'anno per 7,5 milioni di italiani, che non hanno fatto doni per scelta o perché costretti a destinare il budget ad altre spese

Il Meteo a Manfredonia e le temperature
La via dei sepolcri, da Maglie a Manfredonia
Gargano Running Week 2015: incontro con le associazioni

Niente regali quest’anno per 7,5 milioni di italiani, che non hanno fatto doni per scelta o perché costretti a destinare il budget ad altre spese più urgenti.

Natale, Coldiretti: niente regali per 7,5 milioni di italiani - foto 1

E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixè nel giorno di Natale, in cui tradizionalmente si scartano i pacchetti sotto l’albero per i quali sono stati spesi in media 189 euro a testa, “grazie pure al “tesoretto” delle tredicesime”. La punta dell’iceberg della situazione di disagio in cui si trovano ancora in molti sono i 3,1 milioni di italiani che nel 2023 sono stati addirittura costretti a chiedere aiuto per il cibo da mangiare.Un’emergenza sociale, sottolinea Coldiretti, con il numero dei bambini sotto i 15 anni bisognosi di assistenza per mangiare che ha superato quota 630mila, praticamente un quinto del totale degli assistiti, ai quali vanno aggiunti 356mila anziani sopra i 65 anni ma ci sono anche oltre 90mila senza dimora che vivono per strada, in rifugi di emergenza, in tende o anche in macchina e quasi 34mila disabili.Fra i nuovi poveri, continua la Coldiretti, ci sono anche coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività colpite dal balzo dei costi dell’energia con il caro bollette.La stragrande maggioranza di chi è stato costretto a ricorrere agli aiuti alimentari, sottolinea Coldiretti, lo fa attraverso la consegna di pacchi alimentari che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri che, per vergogna, prediligono questa forma di sostegno piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli.

COMMENTI

WORDPRESS: 0