AUTOMOBILI E RIFIUTI IL GRANDE BUSINESS DELL ECOMAFIA

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atti osceni nel tardo pomeriggio di ieri, in zona Piazzetta di Manfredonia.
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«È INDISCUTIBILMENTE uno dei maggiori business della criminalità organizzata. Un business occulto che pesa incredibilmente sui cittadini e sull’ambiente». Ad affermarlo è Giuseppe Marasco, presidente della “Civilis”, Ente di promozione sociale, culturale e del turismo, comandante del Corpo ispettori ambientali territoriali, riferimento riconosciuto del territorio che monitora costantemente evidenziando le innumerevoli attività illegali che attentano all’ambiente che riporta metodicamente alle autorità preposte. È senza dubbio, dopo le forze dell’ordine con le quali collabora, l’uomo che più capillarmente e profondamente conosce il territorio dell’entroterra sipontino. Nella sua pluriennale meritoria attività ha scoperto e denunciato decine, centinaia, di situazioni al limite della credibilità tanto la criminalità si è spinta oltre ogni pur argine posto dalle forze di polizia giudiziaria.
ALLA SUA perspicace e indomabile azione di ricerca si devono alcune clamorose scoperte di cimiteri di automobili rubate e cannibalizzate, nascoste nelle località più recondite e persino nei corsi d’acqua di Cervaro e dell’invaso Capacciotti, e di discariche abusive negli anfratti nascosi ma anche in terreni coltivati. Una attività di volontariato di grande efficacia e altamente meritoria, un punto di riferimento fondamentale.
UN BILANCIO dell’attività del Corpo ispettori ambientali territoriali volontari, il comandante Marasco ha tratteggiato nel corso di una assemblea sociale. «Sono stati scoperti e documentati ben centodieci illeciti ambientali tra abbandoni di rifiuti, conferimenti irregolari a servizio di raccolta, scarichi non autorizzati, trasgressioni ai regolamenti di polizia urbana, rurale e forestale. Scoperte oltre ventisei discariche abusive consistenti in depositi di balle di rifiuti evidentemente trasportati con i tir e ascrivibili all’ecomafia.
Ritrovate oltre mille carcasse di auto nell’area di Borgo Mezzanone e oltre duecento occultate nei torrenti Carapelle, Cervaro e nel lago Capacciotti. Sette automobili siamo riusciti a recuperarle e restituirle ai legittimi proprietari; recuperati anche due trattori rinvenuti nascosi in un capannone abbandonato e restituiti ai proprietari. Tra i numerosi interventi anche quelli su sette animali feriti e in difficoltà. È evidente – stigmatizza Marasco – quale sia il danno economico e soprattutto quello arrecato all’ambiente. E a quanto pare non c’è freno a tale andazzo».
LA CIVILIS sta pensando di dotarsi e utilizzare per una più efficace lotta agli autori di tali atti criminosi, attrezzature tecniche come fototrappole e anche un drone. «Sono strumenti – ha annotato Marasco – che ci aiuteranno nel nostro impegno portato avanti con passione e dedizione volontariamente nell’interesse delle nostre popolazioni che ringrazio per il supporto che spesso ci offrono».
Michele Apollonio

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