Puglia, più incidenti (2,2%) e vittime (11,3%) sulle strade

Lamiere contorte e grida disperate. Un clichè che si ripete maledettamente. Preoccupa la scia di sangue lasciata sulle strade pugliesi dagli automobil

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Lamiere contorte e grida disperate. Un clichè che si ripete maledettamente. Preoccupa la scia di sangue lasciata sulle strade pugliesi dagli automobilisti e preoccupa l’escalation di incidenti che dallo scorso anno non sembra arrestarsi.

Puglia, più incidenti (2,2%) e vittime (11,3%) sulle strade

Solo nel 2022 in Puglia, secondo l’ultimo report dell’Istat, si sono verificati 9.286 incidenti stradali, in crescita del 2,2% rispetto al 2021.

A preoccupare è il numero delle vittime delle strade pugliesi aumentato dell’11,3% in un anno, contro la media nazionale del 9,9%.

La provincia in cui si sono registrati più incidenti è Bari (3.372), ma è il Foggiano l’area in cui ci sono state più vittime: 60 su 1.159 sinistri.

Il numero più alto di incidenti è avvenuto sulle strade urbane (6.489 pari al 69,9% del totale) dove sono morte 54 persone mentre 9.368 sono rimaste ferite.

Nelle città i sinistri avvengono per lo più a ridosso degli incroci mentre lungo le strade extraurbane il 60,8% degli incidenti si è verificato su un rettilineo.

Gli incidenti più gravi però sono avvenuti in ambito autostradale e sulle strade extraurbane.

L’incidentalità rimane alta lungo le statali 16 (su cui è avvenuto il maggior numero di incidenti), 100 (quanto accaduto nei pressi di Mottola è l’ennesima tragica conferma), 7 e 172. Gli incidenti più gravi sono avvenuti sulla strada a scorrimento veloce del Gargano dove gli indici di mortalità e di gravità raggiungono rispettivamente 58,3 e 21,2%.

Il periodo dell’anno in cui si sono registrati più incidenti è quello compreso tra maggio e settembre in cui se ne sono contati 4.512 (il 48,6% del totale), con 6.917 feriti e 120 morti.

Il 77,7% degli incidenti è avvenuto tra le 8 e le 21 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati tra le quattro e le cinque del mattino (10,7 morti ogni 100 incidenti) e tra le tre e le quattro (5,8 morti ogni 100 incidenti).

Il 39,5% degli incidenti si è verificato il venerdì e il sabato notte con il 32,3% delle vittime e il 39,7% dei feriti.

Il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata rappresentano le prime tre cause di incidente la gran parte dei quali coinvolge due o più mezzi e nel 66,8% dei casi a perdere la vita è il conducente.

«Se la velocità non è la causa principale degli incidenti – commenta il dirigente del Compartimento Polizia stradale della Puglia, Luca Speranza – di certo ne influenza l’esito nefasto. Un errore commesso mentre si viaggia a 100 km/h, infatti, potrebbe non darci una seconda possibilità».

Ma non c’è soltanto la velocità. «I fattori di rischio zono molteplici – aggiunge Speranza -. Sicuramente l’aumento del traffico, specie nel fine settimana, l’uso di sostanze alcoliche o stupefacenti comporta una riduzione del livello di attenzione e dei riflessi. Ma stiamo notando anche l’aumento delle distrazioni mentre si è al volante. Parlare al telefonino, regolare il navigatore satellitare o lo stereo spesso può diventare fatale».

«Sono aumentati i controlli, aumentano le sanzioni ma i comportamenti pericolosi restano sempre gli stessi», chiosa il dirigente del Compartimento Polizia stradale della Puglia.

Nel 2022 nel Tacco d’Italia, sempre secondo l’Istat, è scesa l’incidenza di bambini, giovani e anziani morti in incidente stradale: rappresentano il 43,4% contro la media italiana del 44,3%.

Si attesta all’11,1% il numero di vittime tra i pedoni di cui il 44% aveva più di 65 anni. Negli ultimi 12 anni l’incidenza di pedoni deceduti è aumentata in Puglia di quasi tre punti percentuali passando dall’8,9% all’11,1%, mentre nel resto del Paese l’aumento è stato più contenuto: da 15,1% a 15,4%.

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