Con le orecchiette, la Puglia conquista il Giappone. Lo chef Naoyuki Arai: “Ho imparato ad Orsara”

Cadota' vuol dire 'angolo' ed è un ristorante che sorge ad un incrocio del popolare quartiere Toshima di Tokyo. Si chiama così perché lo chef e pr

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Cadota’ vuol dire ‘angolo’ ed è un ristorante che sorge ad un incrocio del popolare quartiere Toshima di Tokyo. Si chiama così perché lo chef e proprietario, Naoyuki Arai, ogni giorno si mette all’angolo col suo banco di legno e prepara a mano le orecchiette e la pasta fresca, proprio come fanno le signore nelle strade di Bari vecchia.

Una passione che è nata anni fa a Orsara di Puglia, nel Foggiano, dove ha lavorato nel ristorante di Peppe Zullo, osservando la nonna dello chef cucinare. Ed ecco perché Regione Puglia e Pugliapromozione hanno scelto proprio il ristorante Cadota per organizzare uno dei grandi eventi di networking in Giappone per far conoscere i prodotti locali e la Puglia come destinazione turistica. 

Centinaia di giapponesi si sono divertiti a impastare e lavorare la pasta fresca con lo chef Naoyuki Arai. E hanno anche degustato i primi piatti e le zeppole realizzate sul momento da Mirko Febbrile, chef con una stella Michelin originario di Bitonto e oggi di base a Singapore con il suo ristorante Masseria Fico.

Fuori dal ‘Cadota’. giapponesi in fila tutto il giorno per degustare cavatelli cozze e fagioli e orecchiette con le cime di rapa; dentro il ristorante invece, degustazione riservata tutto il giorno a giornalisti e influencer giapponesi. “Non immaginavo un successo così grande dell’evento – ha detto lo chef Naoyuki Arai – così come tutti i giapponesi che hanno assaggiato orecchiette e cavatelli sono rimasti stupiti di una tale bontà. Come è buona la cucina pugliese!”

Cadota’ vuol dire ‘angolo’ ed è un ristorante che sorge ad un incrocio del popolare quartiere Toshima di Tokyo. Si chiama così perché lo chef e proprietario, Naoyuki Arai, ogni giorno si mette all’angolo col suo banco di legno e prepara a mano le orecchiette e la pasta fresca, proprio come fanno le signore nelle strade di Bari vecchia.

Una passione che è nata anni fa a Orsara di Puglia, nel Foggiano, dove ha lavorato nel ristorante di Peppe Zullo, osservando la nonna dello chef cucinare. Ed ecco perché Regione Puglia e Pugliapromozione hanno scelto proprio il ristorante Cadota per organizzare uno dei grandi eventi di networking in Giappone per far conoscere i prodotti locali e la Puglia come destinazione turistica. 

Centinaia di giapponesi si sono divertiti a impastare e lavorare la pasta fresca con lo chef Naoyuki Arai. E hanno anche degustato i primi piatti e le zeppole realizzate sul momento da Mirko Febbrile, chef con una stella Michelin originario di Bitonto e oggi di base a Singapore con il suo ristorante Masseria Fico.

Fuori dal ‘Cadota’. giapponesi in fila tutto il giorno per degustare cavatelli cozze e fagioli e orecchiette con le cime di rapa; dentro il ristorante invece, degustazione riservata tutto il giorno a giornalisti e influencer giapponesi. “Non immaginavo un successo così grande dell’evento – ha detto lo chef Naoyuki Arai – così come tutti i giapponesi che hanno assaggiato orecchiette e cavatelli sono rimasti stupiti di una tale bontà. Come è buona la cucina pugliese!”Con i due eventi di networking ‘Pasta fresca Party’ dedicato all’enogastronomia pugliese, nel rinomato locale Cadota, e ‘Puglia Lifestyle Night, Pesce crudo VS Sushi, Picky the bar’” si è conclusa la missione istituzionale in Giappone di Regione Puglia e Pugliapromozione, guidata dal vice presidente Raffaele Piemontese: “Questa meravigliosa missione della Regione Puglia in Giappone – ha dichiarato Piemontese – si chiude con eventi molto importanti. L’ultimo stasera: una simbolica sfida tra sushi e il nostro crudo di mare. Abbiamo avuto in questi giorni incontri molto importanti coordinati dall’ambasciata italiana in Giappone, per i quali ringrazio l’ambasciatore Benedetti e il console generale italiano ad Osaka Marco Prencipe. Abbiamo incontrato giornalisti, influencer, l’Agenzia del Turismo giapponese, per fare in modo che la Puglia possa diventare meta turistica di un target di popolazione giapponese. Ma anche per far comprendere che la Puglia è un luogo di scambi commerciali e di investimenti per il Giappone e per i giapponesi. È stata un’esperienza assolutamente positiva, con la Puglia protagonista”.

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