Nelle scorse ore, la dirigente del Settore I – Risorse umane sviluppo economico, Maria Sipontina Ciuffreda ha adottato una determinazione revocando la
Nelle scorse ore, la dirigente del Settore I – Risorse umane sviluppo economico, Maria Sipontina Ciuffreda ha adottato una determinazione revocando la licenza alla società “per l’attività – si legge nel documento – di distribuzione di apparecchi e congegni automatici ex art.86, c.3, lett.b del Tulps rilasciata da questo Ente, e ogni altra eventuale autorizzazione-licenza-concessione di cui è titolare”.Questo in virtù di una nota acquisita “con la quale – riporta sempre la determina – la Prefettura di Foggia ha comunicato, per gli aspetti d’interesse, che con provvedimento n.76634 del 9 novembre 2023 è stata adottata l’informazione antimafia interdittiva nei confronti dell’impresa Enjoy Games Srl, rappresentante legale Riccardi Antonio“, nipote dell’ex sindaco Pd Angelo Riccardi.
Come detto, la società finì nel mirino della commissione d’accesso agli atti già nel 2019, anno dello scioglimento per mafia dell’ente comunale.
Nella relazione dell’epoca – pagine 47 e 48 – si parlò di un “soggetto di spiccato interesse, deferito per associazione di tipo mafioso, esercizio abusivo di attività di giuoco o scommessa e associazione per delinquere. In qualche modo vicino – scrissero ancora i commissari – a contesti delinquenziali riconducibili alla ‘ndrangheta, oltre che ai clan mafiosi baresi Capriati e Parisi“.
La commissione mise in risalto alcuni dettagli su partecipazioni e quote societarie. Riguardo all’uomo deferito per associazione mafiosa rilevò che “possiede o ha posseduto quote societarie in varie società tra cui una srl (il 35% della Enjoy) costituita il 28 luglio 2016 ed avente ad oggetto la gestione di apparecchi a moneta con vincite in denaro”. Antonio Riccardi, vicino a Michele D’Alba, “possiede il 50% delle quote societarie, mentre un 15% è detenuto dalla società Gescam s.r.l.. Quest’ultima società (oggi in liquidazione come da visura, ndr), costituita in data 22 gennaio 1986 appartiene per l’intero a Giovanni Rotice, attuale presidente della Confindustria foggiana. L’amministratore unico è Giovanni Sventurato – evidenziarono ancora i commissari -, cugino di primo grado di Rotice.
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