L’ex sindaco Rotice: “Lascio ai manfredoniani 64 milioni di euro come saldo di cassa”

Ieri pomeriggio Gianni Rotice si è ufficialmente congedato dalla carica di sindaco di Manfredonia con il formale passaggio di consegne con la nuova co

Non risponde alla chemio, Pelè trasferito in un reparto di cure palliative
Ucraina ancora sotto attacco, missili ed esplosioni nelle città
In Puglia l’impresa è donna: 88mila aziende nel secondo trimestre 2023

Ieri pomeriggio Gianni Rotice si è ufficialmente congedato dalla carica di sindaco di Manfredonia con il formale passaggio di consegne con la nuova commissaria Rachele Grandolfo, una dei commissari insieme a Marilisa Magno, Sebastiano Giangrande e Vincenzo Cardellicchio, che ha traghettato Foggia nel periodo dallo scioglimento per infiltrazioni o condizionamenti di tipo mafioso alla elezioni della nuova sindaca Maria Aida Episcopo. 

Piazza del popolo con Gianni Rotice Sindaco di Manfredonia 19 11 22 -  YouTube

Rispetto alla verifica straordinaria di cassa, l’ingegnere evidenzia il risultato positivo per il Comune e la città, certificato dai Revisori dei Conti. Un’eredità che deve tener conto del Piano di Riequilibrio pluriennale di 14,5 milioni di euro sino al 2028, che vanno ad aggiungersi agli altri 600mila euro annui sino al 2045.

Azzerate le anticipazioni di cassa, si registra un dato positivo di 64 milioni di euro come saldo di cassa: “Un segnale importante che dà stabilità, serenità e possibilità di programmare rispetto ai trend negativi precedenti al 2019”. Difatti, aggiunge l’ex sindaco, “il Comune di Manfredonia è stato in anticipazione di liquidità dal 2008 al 2019, ovvero i pagamenti dei debiti commerciali erano possibili grazie a un Fido della Tesoreria, oneroso per l’Ente. Addirittura, in quei dieci anni, il Comune non riusciva ad estinguerlo al termine di ciascun anno, ma lo faceva in quello successivo”.

Gianni Rotice prosegue: “Uno sciatto ed incontrollato modo di spendere ed amministrare, che ha fatto accumulare una non indifferente mole debitoria”.In conclusione, “numeri ed attività riferiti a meno di due anni che certificano il buon governo che l’amministrazione Rotice stava portando avanti, rimettendo con sacrificio, ordine alle casse comunali attraverso la trasparenza amministrativa e la sensibile riduzione dei debiti contenuti nel Piano di Riequilibrio Finanziario della Corte dei Conti, ridotto del 15% rispetto ai dati del nostro insediamento a Palazzo San Domenico”.

COMMENTI

WORDPRESS: 0