Bonus psicologo, perché è al palo. Oggi parte la petizione di Fedez

Fedez lancia la sua petizione sul bonus psicologo fermo al palo. Dalla lotta allo stigma alla necessità di chiedere aiuto per problemi emozionali, i

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Fedez lancia la sua petizione sul bonus psicologo fermo al palo. Dalla lotta allo stigma alla necessità di chiedere aiuto per problemi emozionali, il cantante ha avviato la sua battaglia specie per i più giovani. Ora il focus è sullo strumento pensato per sostenere le persone in condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica a causa di emergenza pandemica e crisi socio-economica.

I contenuti della petizione

«Il 27 giugno di quest’anno il governo emana un decreto che prevede in modo strutturale il bonus psicologo, vuol dire che hanno stanziato 5 milioni per quest’anno, 8 milioni per il 2024. In questo decreto c’è scritto che dopo 30 giorni verrà emesso un nuovo decreto attuativo per spiegare come accedere a questi fondi. Sono passati 120 giorni dal 27 giugno, siamo al 2 novembre e non c’è questo decreto attuativo, quindi non potete fare richiesta in questo momento di questi soldi». Fedez si rivolge al ministro della Salute, Orazio Schillaci: «Quando pensate di fare questo decreto che spiega come richiedere questi soldi per il bonus psicologo? Cioè già avete stanziato una miseria. Ma in più questa miseria qui non è accessibile alle persone, quindi che senso ha tutto questo? Boh».

Sos salute mentale, le stime sui disturbi

Gli ultimi tre anni, con l’emergenza sanitaria legata alla pandemia, hanno contribuito alla creazione di un’ atmosfera di instabilitàe incertezza senza precedenti, segnando profondamente lo stato della salute mentale della popolazione in Italia e in Europa. È quanto emerso recentemente dal rapporto Headway – Mental Health Index 2.0 realizzato da The European House-Ambrosetti in partnership con Angelini Pharma. In termini di prevalenza dei disturbi mentali, l’Italia si posiziona sopra la media europea con oltre un italiano su cinque che soffre di almeno un disturbo mentale (ansia e depressione in testa).

Solo uno su tre con trattamenti adeguati

Dal rapporto emerge che solo una persona su tre con tali disturbi riceve un trattamento sanitario adeguato. Nel nostro Paese, negli ultimi anni sono state adottate alcune misure per affrontare la le problematiche legate alla salute mentale. Oltre all’istituzione del bonus psicologo, a marzo 2023 si è insediato presso il ministero della Salute il nuovo Tavolo tecnico per la salute mentale, composto da esperti del settore. È inoltre in fase di discussione un disegno di legge per istituire la figura dello psicologo scolastico in ogni ordine e grado, essendo l’Italia secondo quanto rilevano gli esperti che hanno redatto il rapporto «l’unico Paese Europeo ad esserne ancora privo». Investire risorse nella salute mentale, ha sottolineato in quella sede Rosita Calabrese, country manager Italia di Angelini Pharma, «significa investire nel benessere delle persone, nella produttività economica e nella costruzione di una società più inclusiva».

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