Paura di cambiare lavoro? Da curriculum a soft skills ecco come superarla

Cambiare lavoro fa paura, non è uno scherzo e il periodo, con Halloween alle porte, si presta all'associazione tra scelte radicali e un naturale timor

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Cambiare lavoro fa paura, non è uno scherzo e il periodo, con Halloween alle porte, si presta all’associazione tra scelte radicali e un naturale timore del cambiamento. Ma come è possibile far vincere l’entusiasmo, mettendo i fantasmi della paura per il nuovo lavoro in un cassetto proprio a partire dalla fase iniziale dell’approccio al nuovo impiego e fino al primo giorno di lavoro?

InfoJobs, la piattaforma leader in Italia per la ricerca di lavoro online, ha raccolto per l’occasione alcuni consigli dai suoi hr expert e identificato dei punti di attenzione quando ci si approccia a un’offerta di lavoro.

Paura di cambiare lavoro? Da curriculum a soft skills ecco come superarla

Il ruolo non ha maschere, ma ‘solo’ tanti nomi

Spesso si utilizzano sinonimi per definire un ruolo e l’uso massiccio di inglesismi non facilita di certo le cose. È bene domandarsi: che lavoro andrò realmente a fare? Nell’azienda che ha aperto la posizione, a cosa corrisponde questo ruolo? Quali sono le mansioni che svolgerò? In caso di perplessità, il consiglio è di rivolgere queste domande al recruiter in fase di colloquio per capire al meglio la posizione. Nel frattempo, una buona indicazione possono darla le competenze hard e soft richieste, il livello di esperienza o la linea di riporto, indicatori che aiutano a capire le responsabilità e il livello di seniority che questa figura avrà nell’azienda, ma anche a ipotizzare la sua collocazione nell’organigramma aziendale.

Coerenza fra ciò che appare e ciò che è realtà

Talvolta gli annunci possono sembrare celati da un velo di mistero o ci fanno pensare che competenze, esperienze e responsabilità future non corrispondano al ruolo. La poca trasparenza può far insorgere dubbi, è sempre meglio chiarirli informandosi bene sulla posizione, soprattutto in fase di contatto con le risorse umane. Potremmo semplicemente trovarci davanti alla possibilità di ricerca di una risorsa da formare, che spiegherebbe il perché di competenze non definite o la necessità di particolari esperienze pregresse.

Curriculum da paura

Superati i dubbi rispetto all’offerta di lavoro, arriva il momento di candidarsi. Un cv da paura, destinato ai recruiter ha 3 elementi chiave che non vanno dimenticati:

1 – Niente polvere sul cv, deve essere aggiornato. Chi legge il nostro profilo ha necessità di informazioni chiare e immediate che restituiscano indicazioni relative al nostro ruolo attuale. Niente giri di parole, ma dritti al punto, sia che stiamo lavorando, sia che siamo in cerca di occupazione o impegnati in un corso di formazione in attesa dell’occasione giusta. Ogni informazione è utile e parla di noi.

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