Più difficile andare in pensione Taglio del cuneo confermato

Sale a 91 articoli, rispetto alle prime anticipazioni dell'indice circolate, la legge di Bilancio. Nella prima bozza dell'articolato c'è la con

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Sale a 91 articoli, rispetto alle prime anticipazioni dell’indice circolate, la legge di Bilancio.

Palazzo Chigi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nella prima bozza dell’articolato c’è la conferma del taglio del cuneo con una proroga della misura attuale per tutto il 2024. Nel testo compaiono i macro capitoli sanità, pensioni, Pubblica Amministrazione, famiglia e la revisione della spesa. 

Adeguamento pieno all’inflazione per le pensioni fino a 4 volte il minimo, sotto cioè 2.000 euro circa, al 90% per quelle tra 4 e 5 volte il minimo, e al 22% (con un taglio rispetto al 32% delle norme in vigore quest’anno) per quelle più alte, ovvero sopra 10 volte il minimo, pari a circa 5.000 euro al mese.  La nuova indicizzazione sale quindi dall’85% (previsto nella precedente legge di bilancio) al 90% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (tra 2.000-2.500 euro circa); viene confermata al 53% per gli assegni pari a 5-6 volte il minimo; al 47% per quelli tra 6 e 8 volte; al 37% per quelli tra 8 e 10 volte. Viene infine ridotta dal 32% al 22% per i trattamenti superiori a 10 volte il minimo.

Uno sgravio contributivo al 100% fino comunque a un massimo di 3000 euro annui, senza limiti di reddito, quindi per tutte le lavoratrici madri a esclusione del “lavoro domestico”: è quello previsto nella bozza della manovra tra le misure per favorire la natalità. Lo sconto sui contributi per la quota a carico del lavoratore dipendente è legato al numero di figli: per le mamme con due figli dura fino ai 10 anni del bimbo più piccolo, per chi ne ha tre lo sconto sui contributi dura più a lungo, fino ai 18 anni del figlio più piccolo.

 

Prodotti per l’infanzia e tampon tax al 10%

Niente più Iva al 5% per i prodotti per l’infanzia e per la cosiddetta tampon tax: la bozza della manovra prevede infatti che latte in polvere e preparazioni per l’alimentazione dei bimbi, così come assorbenti, tamponi e coppette mestruali, passino tra i prodotti soggetti all’Iva al 10%. Confermato il congelamento per altri sei mesi, fino a fine giugno, di plastic e sugar tax. Le due imposte, introdotte con la manovra per il 2020 e mai entrate in vigore, dovrebbero quindi scattare dal 1 luglio 2024, salvo ulteriori interventi.

Arriva l’incremento del bonus per pagare le rette agli asili nido pubblici e privati. Ma è destinato solo ai secondi figli nati dal primo gennaio 2024 in nuclei con già un minore under 10 e un tetto Isee di massimo 40.000 euro. Lo prevede una bozza della manovra. E’ “elevato a 2.100 euro” l’incremento introdotto nel 2020 che ha innalzato da 1.500 euro a un massimo di 3.000 euro l’attuale beneficio.

Per il turismo torna il bonus per il lavoro notturno e il festivo

I lavoratori del turismo riceveranno per il primo semestre del 2024 un bonus per il lavoro notturno e nei giorni festivi. Lo prevede la bozza della manovra. Per il periodo dal primo gennaio 2024 al 30 giugno 2024 ai lavoratori del turismo, compresi gli stabilimenti termali, viene riconosciuto un “trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde” corrisposte per il lavoro notturno e prestazioni di lavoro straordinario effettuato nei giorni festivi. La misura si applica ai lavoratori titolari di reddito di lavoro dipendente non superiore, nel periodo d’imposta 2023, a 40mila euro. L’obiettivo della la misura di “detassazione del lavoro notturno e festivo per i dipendenti di strutture turistico-alberghiere” è di “garantire la stabilità occupazionale e di sopperire all’eccezionale mancanza di offerta di lavoro del settore turistico, ricettivo e termale”. Un analogo bonus era stato già introdotto dal decreto lavoro per il periodo giugno-settembre di quest’anno.

Per i contratti della Pa 3 miliardi nel 2024, poi 5 nel 2025

Nuove risorse pari a 8 miliardi in due anni per la nuova tornata 2022-24 di rinnovi contrattuali della pubblica amministrazione. Lo prevede la bozza della manovra, che prevede che gli oneri a carico del bilancio statale per la contrattazione collettiva vengano incrementati di 3 miliardi per il 2024 e 5 miliardi per il 2025. Inoltre dal primo gennaio 2024 l’anticipo da erogare è incrementato di 6,7 volte l’indennità di vacanza contrattuale. Tale importo incrementale, per l’anno 2024, è scomputato per il personale a tempo indeterminato che lo ha già percepito nel 2023.

La Zecca potrà coniare per i collezionisti monete fino 1.000 euro

L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato potrà coniare per i collezionisti monete di taglio superiore a quelle finora previste, fino a 1.000 euro, ed estendere la realizzazione delle carte valori anche al formato digitale. Lo prevedono le misure per l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato contenute nella bozza della manovra. Nello specifico, è autorizzata la coniazione e l’emissione di monete per collezionisti aventi corso legale solo in Italia nei tagli da “0,25, 0,75, 1,5, 3, 4, 5, 6, 10, 20, 25, 50, 100, 200, 500 e 1.000 euro”. Una gamma di tagli molto più ampia dell’attuale, che è di “5, 10, 20 e 50 euro”. Si prevede inoltre che l’istituto, che ha già tra i suoi compiti la produzione e fornitura delle carte valori, diventi il “soggetto designato alla realizzazione, personalizzazione e gestione anche del formato digitale dei prodotti considerati carte valore e dei documenti fisici la cui produzione è affidata allo stesso”. L’Istituto produce, tra le altre cose, passaporto elettronico, carta d’identità elettronica, marche da bollo, patente di guida europea. Per l’attuazione di questi e per “sostenere e promuovere lo sviluppo e la realizzazione di sistemi di tracciabilità di carte valori” è autorizzata la spesa di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026. Infine, per l’attuazione delle attività e delle misure della Strategia nazionale di cybersicurezza, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale potrà “avvalersi del supporto dell’Istituto”.

Sale l’importo minimo per l’anticipo della pensione

Per i lavoratori che hanno cominciato a versare contributi dal 1996 sale l’importo minimo maturato necessario per poter accedere alla pensione tre anni prima dell’età di vecchiaia. La soglia – secondo quanto prevede la bozza della manovra – a fronte di almeno 20 anni di contributi versati sale da 2,8 a 3,3 volte l’assegno sociale. In pratica, secondo i valori riferiti al 2023 da 1.409 euro a 1.660. Salta invece il limite di 1,5 volte l’assegno sociale per l’accesso alla pensione a 67 anni una volta raggiunti i 20 anni di contributi. Basterà avere raggiunto l’importo dell’assegno sociale (503,27 euro nel 2023).

Dal 2025 potrebbero non bastare più 42 anni e 10 mesi di contributi oltre ai tre mesi di finestra mobile per l’accesso alla pensione anticipata indipendentemente dall’età (41 e 10 mesi per le donne): secondo la bozza della manovra viene anticipato dalla fine del 2026 alla fine del 2024 il periodo nel quale non sono previsti adeguamenti alla speranza di vita. Quindi nel 2025 anche questo canale di pensionamento sarà legato all’aspettativa di vita.

Un ‘mini-tesoretto’ per le esigenze indifferibili

Duecento milioni in due anni, nel 2024 e nel 2025, per finanziare il Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili. Lo prevede un articolo della bozza della manovra. Si tratta di un Fondo che tradizionalmente viene utilizzato per finanziare le modifiche approvate nel corso dell’esame parlamentare della legge di bilancio, il cosiddetto tesoretto. 

Cambia la tax credit per il cinema, è al 40% ma può scendere

Cambia la tax credit per il cinema: la percentuale di spesa su cui applicare l’agevolazione per le opere cinematografiche è al 40% ma l’aliquota può scendere. Lo prevede la bozza della legge di bilancio al capitolo relativo al tax credit. L’articolo prevede infatti che possa essere rimodulata “per esigenze di bilancio o “in relazione alle dimensioni di impresa o gruppi di imprese nonchè “in relazione a determinati costi eleggibili o soglie di costo eleggibile, ferma rimanendo la misura massima del 40 per cento”.

Multa da 10 a 50mila euro per le dichiarazioni infedeli per i soggetti che certificano i costi sui quali viene applicata la tax credit del 40% per il cinema. Lo prevede un articolo della bozza della legge di bilancio riguardante l’agevolazione fiscale per il settore cinematografico.

Nel 2024 600 milioni per la carta Dedicata a te

Nuove risorse per la carta ‘Dedicata a te’. Il fondo nato con la scorsa legge di bilancio destinato all’acquisito di beni alimentari di prima necessità per chi ha un Isee pari o inferiore a 15.000 euro, viene rifinanziato nel 2024 con 600 milioni di euro. Lo prevede la bozza della manovra in cui, “in considerazione del permanere di condizioni di disagio sociale ed economico”, viene inoltre incrementato di 15 milioni di euro il Fondo per la distribuzione delle derrate alimentari alle persone indigenti.

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