Èdel 35% il calo di produzione delle castagne in Puglia, «per l’assenza di piogge e il caldo prolungato». Lo evidenzia Coldiretti Puglia in una nota n
Èdel 35% il calo di produzione delle castagne in Puglia, «per l’assenza di piogge e il caldo prolungato». Lo evidenzia Coldiretti Puglia in una nota nella quale spiega che «il clima pazzo sconvolge i cicli naturali e fa restare le castagne sugli alberi per le elevate temperature che non fanno cadere i ricci, impedendone la raccolta». Il dato emerge dal monitoraggio effettuato da Coldiretti, che stima una produzione regionale intorno a seimila quintali di ottima qualità per il frutto simbolo dell’autunno che, nel 2023, arriverà in ritardo sulle tavole dei consumatori.
La raccolta, prosegue l’associazione, «nelle aree vocate come sul Gargano inizia il 29 settembre, quest’anno è in ritardo di almeno venti giorni». A pesare, conclude Coldiretti, sono però anche altri fattori, come «gli attacchi del cinipide galligeno del castagno proveniente dalla Cina, che da anni infesta i boschi provocando nelle piante la formazione di galle, cioè ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni», e «il mal dell’inchiostro, una malattia provocata dall’agente patogeno Phythophthora cambivora, ovvero un fungo appartenetene alla classe degli Oomycetes che provoca danni visibili dalle macchie necrotiche che hanno una caratteristica forma a lingua di fuoco».
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