In Italia 75 adulti su 100 giudicano il proprio stato di salute positivamente, dichiarando di sentirsi bene o molto bene. Una quota che sale e to
In Italia 75 adulti su 100 giudicano il proprio stato di salute positivamente, dichiarando di sentirsi bene o molto bene. Una quota che sale e tocca il suo massimo in due regioni/province autonome: Puglia (83,3%) e provincia di Bolzano (81,5%). Mentre le regioni con la punta minima di soddisfatti delle proprie condizioni (e quindi con la quota più alta di ‘scontenti’ della propria salute) sono la Sardegna (66,2%) e la Basilicata (66,8%). Sono alcuni dei dati che emergono dalle sorveglianze Passi e Passi d’Argento, aggiornati al biennio 2021-2022.A livello nazionale solo una piccola percentuale (meno del 3%) degli italiani adulti riferisce di sentirsi male o molto male; la restante parte degli intervistati dichiara di sentirsi ‘discretamente’. Il numero totale medio di giorni in cattiva salute fisica e mentale è 4,5 (negli ultimi 30 giorni), mentre il numero medio di giorni con limitazione delle attività quotidiane scende a 1,2.
Per quanto riguarda gli ultra 65enni, il 91% della popolazione anziana giudica complessivamente positivo il proprio stato di salute (‘discreto’ il 45%, ‘bene’ o ‘molto bene’ il 46%), con percentuali che salgono al 95,5% a Bolzano e in Toscana, seguiti da Molise (95,1%) e Trento (94,8%). Il restante 9% invece ne dà un giudizio negativo, riferendo che la propria salute ‘va male’ o ‘molto male’.
Un altro indicatore di salute sono le cadute negli ultra 65enni: dai dati 2021-2022 emerge che l’8% degli intervistati ha dichiarato di essere caduto nei 30 giorni precedenti l’intervista e, nel 13% dei casi, è stato necessario il ricovero ospedaliero di almeno un giorno. Le cadute avvengono per lo più all’interno della casa (64%) e meno frequentemente in strada (19%), in giardino (13%) o altrove (4%).
Sull’uso dei farmaci negli anziani, risulta che l’87% degli intervistati riferisce di averne utilizzati nella settimana precedente l’intervista e quasi la metà di loro (il 39% del campione totale) riferisce di averne assunti di almeno 4 diverse tipologie (nelle Marche il dato sale al 46%, ed è il più alto). L’uso di farmaci, e in particolare di 4 o più diversi medicinali, cresce con l’età (28% fra i 64-74enni, 45% fra i 74-84enni e 61% fra gli ultra 85enni).
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