Aspettando che piova

️ Da un lato l’inciviltà di alcuni cittadini che continuano a trattare la città come se fosse una discarica a cielo aperto, gettand

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Da un lato l’inciviltà di alcuni cittadini che continuano a trattare la città come se fosse una discarica a cielo aperto, gettando a terra qualsiasi tipo di rifiuto.
D’altro lato l’inerzia e l’inadeguatezza di un’amministrazione comunale incapace di tenere pulita la nostra meravigliosa città.
Si aspetta che piova per sentire l’odore di pulito.

Questa è la condizione in cui versa Siponto in questi giorni e soprattutto questa è la fotografia odierna di Corso Manfredi, cuore pulsante del commercio sipontino.

L’ASE è una società in balia di stessa.
In precedenza la responsabilità era stata addossata all’amministratore unico Raphael Rossi, che pareva non rispondere agli stimoli dell’amministrazione comunale. Oggi c’è una governance molto vicina all’amministrazione eppure le cose non sono affatto migliorate.

Addirittura il 30 Settembre scorso l’A.S.E. si permette il lusso di mandare a casa 28 operatori ecologici, in scadenza di un contratto part time a tempo determinato. Ad oggi non si hanno notizie relative a questo personale, mentre la città resta abbandonata a se stessa sotto il profilo della pulizia e dell’igiene urbana.

Pensate che su 34 zone censite, dove sarebbe prevista la figura costante di un operatore ecologico, oggi solo 4 sono regolarmente presidiata da un operatore ASE. Ben 30 aree della città sono abbandonate a se stesse: Comparti, Siponto, Monticchio, zona Croce, Via di Vittorio e altre vie.
Le spazzatrici non vengono utilizzate in questi giorni, a causa della carenza del personale, quindi paghiamo servizi che, pur essendo previsti per contratto, non vengono erogati alla città.

L’ASE va preservata dalla superficialità perché ha di fronte a se una grande sfida: quella di partecipare alla gara per l’individuazione del gestore unico di ARO.
In verità ad oggi manca un vero e proprio piano industriale competitivo (che contenga tabelle organiche sostenibili) e che guardi al futuro con fiducia.
La fuoruscita silenziosa della città di Vieste dall’assetto societario di ASE SpA, in realtà va in controtendenza rispetto alle aspettative dell’ azienda e dei lavoratori stessi.
Noi siamo seriamente preoccupati.

Il nuovo assessore all’ambiente, con delega all’ASE, in piena commissione consiliare ci ha invitati a non avere dialoghi eristici ma costruttivi.
Bene.
Noi accettiamo l’invito e chiediamo senza troppa filosofia di conoscere le strategie future dell’azienda municipalizzata di raccolta e smaltimento dei rifiuti, i contenuti del nuovo piano industriale, ̀ .
Infine, pretendiamo chiarezza sul Piano Economico e Finanziario dell’ASE i cui importi incidono sulle tariffe Tari, che a Manfredonia sono altissime.

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