“La maggioranza Rotice continua a vivere la sua profonda crisi politica e amministrativa e sembra essere in caduta libera. I numeri risicatissimi di
“La maggioranza Rotice continua a vivere la sua profonda crisi politica e amministrativa e sembra essere in caduta libera. I numeri risicatissimi di un consiglio comunale che vede 12 membri di maggioranza più il sindaco da una parte e 12 membri di opposizione dall’altra rischiano di essere variabili. Nella giornata di ieri, la consigliera di maggioranza Sara Delle Rose ha dichiarato tutto il suo dissenso nei confronti del sindaco Rotice e dei suoi modi di fare, ormai lontani dal concetto di condivisione e partecipazione politica.
Alcuni concetti scritti nel post di Sara Delle Rose sono ampiamente condivisibili: “a nulla sono valsi i miei disperati tentativi di far cambiare rotta ad un sindaco politicamente intestardito e sordo alle esigenze della comunità”. Queste criticità sul modus operandi del primo cittadino, sono già state denunciate dal nostro gruppo politico nel corso di questi ultimi due anni. Sara Delle Rose non sente più il dovere di starci e pubblica un documento segreto, condiviso da alcuni capigruppo della maggioranza, con il quale chiedevano al sindaco di “azzerare la giunta comunale riformandola completamente con elementi che garantissero una maggiore efficienza e competenza amministrativa e politica”.
Il sindaco, rispetto a questa richiesta ben precisa che prevedeva l’azzeramento della giunta, ha pensato bene di fare l’ennesima operazione maquillage nominando semplicemente l’ing. Andrea Trotta quale assessore all’ambiente e cambiando la delega all’assessore Antonella Lauriola, che lascia il bilancio per amministrare il personale. Quest’ultima decisione suona come una sonora bocciatura anche alla luce del fatto che il sindaco tiene per se le deleghe al bilancio. Poco. Troppo poco insomma.
Questo modo di fare del sindaco rende insoddisfatti anche i suoi consiglieri più fidati, stanchi della “schizofrenia politica” di cui soffre, i quali dichiarano che “la vergognosa chiusura politica della crisi amministrativa apre scenari imprevedibili di cui saranno responsabili unicamente chi ha partecipato a sostenere il falso rinnovamento, in effetti, la restaurazione del vecchio”. Noi siamo stufi di queste operazioni di facciata che rischiano di offuscare la città e il suo futuro; il sindaco Rotice non ha più la maggioranza politica che gli ha consentito di vincere le elezioni nel 2021 ed è in netto calo di consenso popolare in città. È in minoranza addirittura in 2 commissioni consiliari. È pare essere privo anche di una maggioranza numerica in consiglio comunale.
Insomma uno strazio!
Come gruppo politico di opposizione chiediamo a Forza Italia di non cincischiare più sulla mozione di sfiducia che abbiamo chiesto di presentare in aula e di unirsi alle firme dei 9 consiglieri dell’opposizione storica. Forza Italia lo deve prima di tutto alla città e poi anche ai suoi elettori delusi per la scelta effettuata in passato. Ai consiglieri comunali che conservano ancora quella sana dignità chiediamo, invece,di unirsi a noi per contrastare un amministrazione comunale dannosa per Manfredonia.
Sentiamo il dovere di salvare Manfredonia dal baratro, per questo chiediamo che il sindaco si dimetta e lasci la parola si cittadini ormai stufi di questo teatrino disgustoso.
Con un po’ di lungimiranza e amore per la città ci sarebbe la possibilità di tornare al voto a Giugno del prossimo anno, consentendo ad un amministrazione nuova e preparata di cogliere tutte le sfide del momento”.
Progetto Popolare Manfredonia.
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