Gli Asili Nido del Comune di Manfredonia riaprono con quasi un mese di ritardo e l’annuncio dato dall’Amministrazione è a dir poco vergognoso. Ind
Gli Asili Nido del Comune di Manfredonia riaprono con quasi un mese di ritardo e l’annuncio dato dall’Amministrazione è a dir poco vergognoso. Indipendentemente da ciò che accade, anche se è evidente a tutti che la responsabilità è di chi amministra, sembra che chi detiene il potere cerchi sempre di scaricare meschinamente le colpe ad altri. Stavolta i dilettanti allo sbaraglio di palazzo San Domenico addirittura si sono superati, addossando le colpe della propria incapacità politica addirittura alla Regione Puglia.
La cosa più preoccupante è che nonostante sia stato limitato un diritto fondamentale dei bambini, a fare notizia in queste settimane sia stato un teatrino che ricorda le peggiori commedie all’italiana, con discussioni tecniche sulle procedure e il solito scaricabarile, il tutto condito con polemiche inutili.
Di solito, evito di fare discussioni con chi considero insignificante e inutile dal punto di vista politico. Tuttavia, in questo caso, i problemi sollevati sono troppo delicati per essere ignorati. La figura centrale di questa vicenda è l’Assessora alle Politiche Sociali, la cui ascesa è eticamente discutibile, non solo dal punto di vista politico. Inizialmente è stata nominata, senza ottenere alcun voto, rappresentando il partito di Fratelli d’Italia. Successivamente, è diventata protagonista in numerose fotografie che la ritraggono nelle attività politiche del partito, persino in compagnia dei big del partito della Meloni. È un peccato che, dopo aver tolto la fiducia al Sindaco e aver ricevuto l’invito a dimettersi dallo stesso partito, l’Assessora abbia scelto di rimanere al suo posto, invece di dimettersi come sarebbe stato appropriato.
Ciò che mi ha colpito maggiormente è stato il linguaggio offensivo e poco professionale utilizzato in questa situazione, così come in altre questioni simili. Nella mia esperienza amministrativa, ho collaborato con diversi assessori esterni provenienti da diverse professioni, storie “politiche” e personali, ma nessuno di loro ha mai adottato un tono così aspro e privo di scrupoli durante le discussioni. Nessuno aveva mai pensato di insultare o attaccare in modo così aperto e pubblico i consiglieri comunali democraticamente eletti, che rappresentano il popolo. Al contrario, ho conosciuto assessori comunali che hanno difeso le loro posizioni con cortesia e competenza, favorendo il dialogo e persino ammettendo errori quando necessario, nel rispetto della politica e della comunità.
Poiché il vostro compito è rappresentare gli interessi della città, è fondamentale tornare alla realtà e concentrarci sui problemi per cui siete stati eletti. La questione Asili Nido è troppo delicata per coinvolgere le famiglie in dispute amministrative. Se gli Asili Nido del Comune di Manfredonia, insieme a quelli di pochissime altre città in tutta la Puglia, riaprono con quasi un mese di ritardo, la responsabilità è unicamente dei rispettivi Comuni. La Regione merita riconoscimenti per il suo contributo finanziario considerevole nel garantire il diritto all’istruzione, soprattutto per coloro che affrontano maggiori difficoltà. E che sia chiaro una volta per tutte: la Regione non gestisce le graduatorie per l’accesso alle strutture, poiché questa è una responsabilità dei Comuni, ma si occupa di determinare i beneficiari dei contributi regionali. In poche parole, il resto sono solo chiacchiere. E sfido l’Assessora a chiedere ai Dirigenti della Regione Puglia di dichiarare il contrario. Anzi, faccio di più, una volta appurato di aver palesemente preso una cantonata, sfido l’Assessora a chiedere scusa pubblicamente a tutte le famiglie costrette ad attendere per settimane nel buio più totale, quando il Comune avrebbe potuto stilare le graduatorie in perfetta autonomia. Ovviamente non lo farà mai, mostrando di incarnare perfettamente il prototipo del politico da evitare, ovvero quello del ‘ciuccio e presuntuoso’.
Vorrei aggiungere che evidentemente, a circa un anno dalla fallimentare iniziativa ‘Zero cani in canile’, l’assessora aveva forse scelto di mantenere l’impegno in modo originale. Visto che non è stata in grado di ridurre la presenza dei cani nella struttura, nonostante la sua strenua difesa del progetto, probabilmente aveva optato per un progetto ancora più impegnativo e straordinario: ‘Zero bambini in asilo’.
Scherzi a parte, è grave non comprendere che gli asili nido e la scuola dell’infanzia sono diventati luoghi di formazione essenziali per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica. Questi sono i temi su cui chi governa dovrebbe concentrarsi per fornire soluzioni anziché impegnarsi in polemiche sterili e inutili. Ad esempio, è importante valutare lo stato di avanzamento dei finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che ha stanziato 4,6 miliardi di euro per gli asili nido e la scuola dell’infanzia nella “missione 4”.
Cosa sta succedendo a Manfredonia, dove durante la campagna elettorale è stata promessa una pronta ripartenza? A Manfredonia (FG), il Comune ha ottenuto due importanti finanziamenti: un intervento da 1.275.810 euro per la demolizione e la ricostruzione della scuola dell’infanzia di Parco Pellegrino e un finanziamento da 1.500.000 euro per la realizzazione di un asilo nido da ubicare nel CA5.
Considerando il contesto di Manfredonia, che ha una popolazione residente di 54.342 abitanti e 1063 bambini residenti tra 0 e 2 anni (con una previsione al 2031 di -0,10%), con soli 90 posti disponibili in asili nido pubblici e privati (anno scolastico 2019/2020), risulta un indice di copertura molto basso, pari all’8,5% rispetto all’obiettivo del 100%.
Il tasso di occupazione delle donne tra i 15 e i 64 anni nel Comune è del 29,8%, con un divario significativo del -28,9% rispetto agli uomini.
Se confrontiamo i dati di Manfredonia con quelli dei comuni circostanti, come San Severo e Cerignola, possiamo notare che la situazione è simile, ma l’Amministrazione di Manfredonia è stata più abile nell’ottenere finanziamenti più consistenti. Sono stati stanziati 2.611 euro per bambino con i fondi del PNRR.
Il programma relativo all’utilizzo dei finanziamenti per gli asili nido, dal decreto di ripartizione delle risorse alla pubblicazione delle graduatorie definite entro il 30 dicembre 2022, aveva previsto che i lavori dovessero iniziare entro il 30 giugno 2023. Tuttavia, finora non c’è stata alcuna indicazione o progresso tangibile nei lavori, e c’è il rischio di perdere questi fondi.
In un paese che sempre meno persone considerano normale, è essenziale affrontare questi problemi insieme e cercare soluzioni concrete. Continuare a dare la colpa a fattori esterni nascondendo la propria incapacità nell’affrontarli non può funzionare, come dimostra la storia.
Inoltre, vorrei sottolineare che l’assessora ha lanciato un messaggio appassionato riguardante il cane Tokio, che vive vicino al porto commerciale. Apprezzo il suo amore per gli animali, ma le vorrei ricordare che dovrebbe utilizzare la stessa determinazione, la stessa forza e lo stesso amore per risolvere i problemi delle famiglie disagiate e isolate della nostra comunità. Per queste famiglie, il rifugio spesso significa dormire in macchina, quando va bene.
Angelo Riccardi
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