I nuovi Rolling Stones hanno un cuore italiano: è Marco Sonzini

Il nuovo album dei Rolling Stones 'Hackney Diamonds' ha un cuore italiano. L'ingegnere del suono che ha lavorato con gli Stones al loro primo disco co

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Il nuovo album dei Rolling Stones ‘Hackney Diamonds’ ha un cuore italiano. L’ingegnere del suono che ha lavorato con gli Stones al loro primo disco con materiale inedito dopo 18 anni, in uscita il 20 ottobre, è infatti Marco Sonzini, classe 1984, nato a Piacenza e trasferitosi nel 2009 a Los Angeles, “per quello che doveva essere un corso di specializzazione di 10 mesi. Ma non sono più tornato”, racconta in un’intervista.

Marco è diventato ormai un punto di riferimento per gli artisti italiani e internazionali che registrano musica in California. Sotto le sue dita, che si muovono con sapienza sui cursori, sono passate le 12 tracce del disco, registrato in varie località sparse per il mondo, tra cui gli Henson Recording Studios di Los Angeles e i Metropolis Studios di Londra. “L’anno scorso mi arriva una telefonata dal team di produzione – racconta – che mi dice di tenermi libero perché sarebbe partito un progetto dei Rolling Stones. Ero incredulo, una grande emozione, un grande onore. Abbiamo lavorato tre mesi in un tour de force tra Los Angeles e Londra: ci siamo fermati solo il giorno del Ringraziamento e a Natale”.

Il primo approccio con gli Stones, “è stato scaglionato”: “Il primo che ho incontrato è stato Ronnie Wood. Non lo scorderò mai, era il primo novembre dell’anno scorso, che tra l’altro è il giorno del mio compleanno. L’ho vissuto come il regalo più bello. Era una sessione di scrittura con Andrew Watt. Poi gli altri li ho conosciuti quando abbiamo iniziato a registrare tutti insieme: un’adrenalina incredibile essere testimoni di un disco creato da musicisti leggendari come loro“, confessa Sonzini. Che parla anche del senso di responsabilità legato a questo progetto: “Con musicisti come loro, inevitabilmente senti enorme rispetto per il materiale che stai maneggiando. Come poggiare le mani sul Sacro Graal“.

Il singolo di apertura dell’album, ‘Angry’, pubblicato di recente, è seguito da altri 11 brani. Lo storico batterista degli Stones, Charlie Watts, scomparso il 24 agosto 2021, è presente in due brani, ‘Mess It Up’ e ‘Live By The Sword’. “Abbiamo lavorato sulle tracce di batteria che Watts aveva registrato nel 2019”, spiega Sonzini.

Ma l’album vede altre collaborazioni stellari: in ‘Sweet Sounds Of Heaven’ sono presenti la voce di Lady Gaga e le tastiere e il piano di Stevie Wonder, in ‘Bite My Head Off’ il basso di Paul McCartney e in ‘Get Close’ e ‘Live By The Sword’ il piano di Elton John. “Sì, pazzesco – ammette Sonzini – Una formazione all star inarrivabile. Sentire Paul McCartney e gli Stones registrare insieme è quasi inimmaginabile, nel senso che sono due colossi tali della musica, che già è difficile rendersi conto a pieno delle rispettive entità separate, figurarsi quando si uniscono! Un risultato esplosivo”, assicura.

Per descrivere il sound del disco, Marco Sonzini usa solo una parola, che in italiano diventano due: “Timeless, senza tempo. Sono indubitabilmente gli Stones, credo si sia sentito già dal primo singolo uscito, ‘Angry'”.

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